Sono sempre a Cusco, dove ho trascorso circa due settimane, pronto a scoprire un altro luogo ricco di storia, ovvero il Valle Sagrado de los Incas.
Il Valle Sagrado è la valle nella quale scorre il fiume Urubamba e nella quale sono presenti diversi siti d’interesse, risalenti all’Impero Inca e, durante il tour avrò la possibilità di conoscerne quattro, Chincero, Moray, Ollantaytambo, Pisac, più le saline di Maras.
COME ORGANIZZARSI
Per farlo ho deciso, ancora una volta, di affidarmi all’agenzia Machu Picchu Reservation, data la buona esperienza avuta con altri tour (Salkantay Trek e Montagna dei sette colori) organizzati sempre da loro.
Nel caso voleste prenotarlo direttamente dall’Italia e garantirvi una guida in italiano, potreste prenotare tramite civitatis prenotando direttamente cliccando QUI.
Per chi volesse visitarla in autonomia è liberissimo di farlo utilizzando per gli spostamenti mezzi locali e fermandosi una notte in una delle tappe interessate, perché sarebbe impossibile farlo in giornata.
Un’alternativa potrebbe essere quella di unirvi ad altri viaggiatori, noleggiare un’auto ed essere totalmente indipendenti.
COSTO
Tour agenzia: (Tour con trasporto, colazione, guida) 70 soles
Ingresso Valle Sagrado: 70 soles
Saline di Maras: 10 soles
Pranzo a buffet: 45 soles
DURATA DEL TOUR AL VALLE SAGRADO
Organizzando la visita al Valle Sagrado tramite agenzia, il tour è giornaliero. Si parte di buon mattino e si rientra a Cusco nel tardo pomeriggio.
Facendolo in autonomia e spostandosi con i mezzi pubblici, bisogna calcolare almeno due giorni.
COSA PORTARE
- Acqua
- Snack
- Protettore solare (siamo in altura e il sole è forte)
- Giacca a vento
- Abbigliamento molto caldo ma anche t-shirt
- Antipioggia (qui il clima cambia rapidamente)
- Occhiali da sole
- Burro cacao
QUANDO ANDARE
Il periodo migliore per visitare le Ande è senza dubbio la stagione secca che generalmente va da aprile ad agosto. Durante la stagione delle piogge, le saline di Maras sono chiuse.
LA MIA ESPERIENZA AL VALLE SAGRADO DE LOS INCAS
Anche questa giornata inizia molto presto. Alle 7:00 sono già in agenzia, pronto per conoscere un altro pezzo di storia di questo meraviglioso Paese.
CHINCHERO
Prima tappa, distante circa un’ora da Cusco, è il piccolissimo Chinchero situato a 3700 m s.l.m. e famoso per il suo mercato tessile.
Appena giunto, pago il biglietto d’ingresso alla Valle Sacra. Il costo giornaliero è di 70 soles e vale per tutti i siti, ma va esibito ogni volta, così lo conservo con cura per evitare di perderlo.
Questa piccola cittadina rurale, dall’aspetto coloniale, ha ben poco da offrire se non una piccola piazza principale dove è presente la chiesa e il campanile.
Un aspetto subito evidente in entrambe le costruzioni, così come in quasi tutta la città, è l’unione dell’architettura coloniale a quella Inca.
Ciò è dovuto al fatto che gli spagnoli, una volta giunti qui, hanno distrutto gli edifici presenti e sulle basi di essi hanno costruito i nuovi.
Non sarà difficile distinguere le basi, costituite da imponenti pietre, dal resto dell’edificio composto da pareti bianche dallo stile tipicamente coloniale.
Guardando la chiesa frontalmente noto sulla sinistra dei terrazzamenti, usati dagli Inca per l’agricoltura di patate, mais e altro e un bellissimo panorama montuoso diviso da una piccola valle, che a mio parere è la cosa più bella di questa prima sosta.
Nel piazzale antistante la chiesa si trova il mercato, dove è possibile acquistare tantissimi prodotti tessili, come il classico poncho, cappelli, guanti, maglioni, ma anche prodotti di artigianato.
I prezzi sono davvero bassi e pertanto vi consiglio, nel caso foste interessati, di comprare qui i vostri souvenir.
SALINE DI MARAS
La seconda tappa di questo tour sono le Saline di Maras, non facente parte della Valle Sacra, ma sicuramente interessanti da vedere.
Queste saline non sono acquistabili, perché ogni vasca viene ereditata di generazione in generazione.
Ci sono più di 3000 vasche alimentate secondo una complessa rete di canali, costruiti per incanalare l’acqua salmastra proveniente dal suolo tramite un pozzo chiamato Qori Pujio.
Qui, oltre ad ammirare le vasche di sale, un panorama bellissimo e scattare tantissime foto, è possibile acquistare le varie tipologie di sale che producono ed esportano in tutto il mondo.
L’ingresso ha un costo di 10 soles e sono visitabili solo durante il periodo della stagione secca, che generalmente, va da aprile a fine agosto.
MORAY
Il tour continua con quello che viene definito il Centro di Sperimentazione Agricola, Moray.
Questi terrazzamenti dalla forma circolare erano usati dagli Inca per sperimentare nuove culture ad altitudini e climi differenti.
Hanno una forma circolare per seguire la forma della montagna e per far si che il vento circolasse al loro interno.
Alimentavano le varie terrazze dall’alto verso il basso, usando l’acqua proveniente dalla cima delle montagne, attraverso dei canali.
Ogni terrazza aveva un suo microclima e pertanto gli Inca seminavano prodotti diversi su strati differenti in modo che si abituassero a quel clima e, una volta pronti, li piantavano e li coltivavano.
Un sistema veramente geniale per il loro tempo. Tra i vari prodotti ritrovati qui, c’erano varie tipologie di mais e patata (il Perù può essere definito il paese della patata dato che qui ce ne sono più di 3000 specie).
OLLANTAYTAMBO
Durante questo tour sto apprezzando ancor di più la grandezza e l’innovazione degli Inca e, un’ulteriore dimostrazione, è la citta fortezza di Ollantaytambo.
La sua posizione strategica la rendeva estremamente importante, perché situata sulla strada che collega Cusco a Machu Picchu.
La parte sacra, costruita a protetta da mura di cinta, si sviluppa su un versante della montagna.
L’accesso era consentito solo ai nobili, ai religiosi e ai contadini che lavoravano la terra.
Nella parte più alta c’era il tempio del sole, che però non è mai stato terminato a causa dell’invasione spagnola.
Nella parte bassa, grazie ad un ottimo lavoro di ingegneria idraulica, viene incanalata l’acqua per creare “Il Bagno della Principessa”, una fontana sacra dalla forma di metà Chakana, la croce andina, dove la figlia dell’Inca, si bagnava per purificarsi.
Al di fuori delle mura, viveva il popolo in ordine d’importanza sociale. Più erano poveri o con meno importanza, più erano distanti.
Una curiosità di Ollantaytambo è la sua forma che ricorda il profilo di un lama, così come Cusco ricorda un puma e Machu Picchu un condor, i tre animali sacri durante l’impero Inca.
PISAC
Ultima tappa di questa interessantissima giornata è Pisac, città situata a quasi 3000 m s.l.m. che mi ha colpito tantissimo.
Oltre alle rovine della vecchia città e alle terrazze usate per l’agricoltura, qui è possibile vedere un notevole numero di tombe scavate direttamente nella roccia.
Un’altra attrattiva di Pisac, è il suo grande mercato che si svolge la domenica, il martedì e il giovedì e che attira tantissimi visitatori.
È l’ora del tramonto e dal cielo di color arancione intenso, si distingue un bellissimo arcobaleno. Il modo migliore per terminare il tour e rientrare a Cusco.
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