A circa due ore di bus da Quito ($ 3,00), si trova MINDO, piccolo centro urbano circondato da montagne e foresta nebulosa, senza dubbi uno dei luoghi più belli del paese. Le nuvole basse, intrappolate nella foresta, donano un aspetto quasi spettrale, ma molto suggestivo.
Il paese è veramente piccolo e non ha molto da offrire, se non serate tranquille e splendidi panorami, ma è punto di partenza per alcune escursioni o sport avventurosi, come rafting, discese in kayak, canyoning.
A pochi km di distanza, si trova la CASCADA NABILLO, raggiungibile in taxi al costo di circa $ 4,00 o tranquillamente a piedi in circa mezz’ora. L’ingresso costa $ 3,00. Qui sono state create delle piccole piscine artificiali dove è possibile bagnarsi, uno scivolo rudimentale diretto nel fiume, ma vi consiglio di usare una maglietta, perché appunto essendo abbastanza rudimentale non è liscissimo ed io mi sono raschiato la schiena.
Per i più impavidi, consiglio il tuffo dal trampolino alto dodici metri. Prima di tuffarvi indosserete un giubbotto salvagente e verrete imbracati con una corda per evitare che la corrente del fiume vi possa portare con sé. Io ovviamente l’ho provato ed è stato una bella scarica di adrenalina (video).
Per gli amanti delle farfalle, imperdibile è la visita al MARIPOSARIO DE MINDO, un vivaio di farfalle tra i più grandi del paese. Ci sono diverse specie di farfalle, ma sicuramente quella che attirerà di più la vostra attenzione sarà senza dubbio la farfalla blu. Questa meraviglia della natura, è accompagnata da una leggenda molto bella e profonda che vi farà pensare e riflettere.
La leggenda della farfalla blu narra di un uomo vissuto molti anni fa, rimasto vedovo e con due figlie di cui prendersi cura.
Le due bambine erano estremamente curiose, intelligenti e desiderose di imparare. Per saziare la loro fame di conoscenza, riempivano in continuazione il padre di domande. Talvolta egli dava loro risposte sagge, ma non sempre era facile convincere le due bambine o rispondere correttamente ai loro quesiti.
Notando l’inquietudine delle sue due figlie, l’uomo decise di mandarle in vacanza presso un saggio che viveva sull’alto di una collina, per convivere insieme ed imparare da lui. Il saggio si mostrò in grado di rispondere senza alcuna esitazione a qualsiasi quesito da parte delle due bambine.
Un giorno, però, le due sorelle decisero di architettare un’astuta trappola per il saggio per poter misurare la sua saggezza. Una notte, le due si misero ad ideare un piano: proporre al saggio una domanda alla quale egli non fosse in grado di rispondere.
– Come possiamo ingannare il saggio? Quale domanda potremmo fargli per coglierlo impreparato? – domandò la sorella minore.
– Aspettami qui, te lo mostro subito. – rispose la più grande.
La sorella maggiore discese la collina, e passata un’ora, tornò con il grembiulino chiuso a mo’ di sacco, nascondendo qualcosa.
– Cos’hai lì? – chiese la sorella piccola.
La sorella maggiore infilò una mano nel grembiule e mostrò alla bambina una splendida farfalla blu.
– Che meraviglia! Cos’hai intenzione di farne?
– Sarà questa l’arma che ci permetterà di ingannare il maestro con una domanda a trabocchetto. Lo cercheremo e, una volta trovato, terrò la farfalla nascosta in una mano. Domanderò poi al saggio di dirmi se la farfalla che ho in mano sia viva o morta. Se egli mi dirà che è viva, stringerò forte la mano e la ucciderò. Se risponderà che è morta, la lascerò libera. Qualunque sia la sua risposta sarà dunque sempre errata.
Accogliendo la proposta della sorella maggiore, entrambe le bambine si misero alla ricerca del saggio.
– Saggio – disse la più grande – sapresti indicarci se la farfalla che ho tra le mani è viva o morta?
Al che il saggio, con uno scaltro sorriso, rispose: “Dipende da te, essa è nelle tue mani”.
Il nostro presente e il nostro futuro sono unicamente nelle nostre mani. Quando qualcosa va storto, non bisogna dare la colpa a nessuno. Siamo sempre e solo noi gli unici responsabili di ogni nostra perdita e ogni nostra conquista.
La farfalla blu rappresenta la nostra vita. Sta a noi decidere cosa fare di essa.
(Fonte: lamentemeravigliosa.it)
A Mindo ho soggiornato all’Hostal Melyang, poco distante dal centro e con una bella terrazza dalla quale ammirare un paesaggio meraviglioso.