Dopo circa un mese di viaggio, sono giunto a SANTA MARTA, città situata sulla costa nord della Colombia.
La prima impressione non è stata delle migliori, anzi. Ho trovato una città sporca, nella quale non mi sentivo molto sicuro. L’ostello era situato nel centro storico, non lontano dal mare e così ho avuto la possibilità di ammirare il mio primo tramonto caraibico. Mi sono fermato a Santa Marta un paio di giorni, giusto il tempo di organizzare il trekking alla Ciudad Perdida.
Il centro storico, piccolo, ma ben conservato, vi accoglierà con i suoi colori, locali ed artisti di strada che si succederanno tra i suoi vicoli ed accompagneranno le vostre cene.
Qui si trovano diversi locali nei quali è possibile mangiare o semplicemente bere qualcosa ed alcuni organizzano lezioni di salsa, merengue e bachata con ingresso gratuito.
A pochi km da Santa Marta, si trova TAGANGA, un piccolo paese di pescatori ad oggi diventato luogo di partenza per alcune escursioni in barca. Avevo letto su alcuni siti, che si trattava di un luogo tranquillo, definito hippie per il suo stile di vita, ma in realtà ho trovato un luogo sporchissimo, poco sicuro ed anche il mare non era certamente tra i più belli visti in vita mia. In realtà, la Colombia, mi ha deluso dal punto di vista di mare e spiagge, mi aspettavo qualcosa di meglio, ma mi rifarò in un altro paese, spero.
La spiaggia principale, situata in una conca, è strapiena di gente e la vegetazione circostante è piena di rifiuti e plastica, un vero peccato. Fa caldo e mi godo un bel succo fresco, il Lulo, un frutto colombiano ricco di vitamine.
Mi dirigo verso le calette più isolate e tranquille, con la speranza di trovare meno gente ed un mare più pulito. Ne trovo una piccola, tranquilla e dalla quale posso ammirare un gruppo di pescatori posizionare e ritirare le reti dal mare. Lo spettacolo è interessante, vedere la quotidianità di un popolo, di come scherzano tra di loro, di come commentano il risultato della pesca, del loro stile di pesca.
Un’altra località non molto distante da Santa Marta (2 ore di collettivo), è PALOMINO.
Questa piccolissima località, che non rientrava nei miei piani e nei miei luoghi da visitare, si è rivelata la più bella e tranquilla delle tre. Sono finito qui grazie ad un gruppo di ragazzi conosciuti al Parque Tayrona.
Ho passato due notti in un ostello situato a 30 m dal mare, dormendo in amaca. Qui è tutto molto tranquillo, rilassato. Per gli appassionati o per chi volesse provare, ci sono diverse strutture che organizzano classi di Yoga in diverse ore della giornata, in spiaggia o in altri luoghi, ma comunque all’aperto.
La prima sera, dopo cena, ci siamo ritrovati a ballare in un locale nel quale suonavano musica dal vivo. Lo stile, qui, era molto hippie, un’ambiente tranquillo e sicuro, totalmente diverso da Santa Marta e Taganga.
Se doveste recarvi a Palomino, portate con voi contanti, perché non ci sono bancomat e non tutte le strutture accettano pagamenti con carta. Se doveste avere dollari o euro, c’è un piccolo negozio vicino all’unica stazione di servizio, nel quale è possibile cambiarli.