Dopo quattro giorni di trekking nella Sierra Nevada di Santa Marta per raggiungere la Ciudad Pedida, è giunta l’ora di rilassarmi e di godermi finalmente un po’ di mare. Il posto migliore per farlo, è sicuramente il PARQUE NACIONAL NATURAL TAYRONA (video) (foto).
Questo parco è una riserva naturale e di conseguenza al suo interno è vietata qualsiasi forma di caccia e di pesca. Prende il nome dall’omonimo popolo indigeno, ormai estinto, che viveva qui nella Sierra. È un punto di riferimento per i colombiani, che lo prendono d’assalto durante le vacanze o i ponti festivi.
Per raggiungere il parco prendo uno dei tanti collettivi che partono da Santa Marta e precisamente dal mercato centrale posto tra la Calle 12 e Carrera 9. Il costo è di 8.000 pesos colombiani ed impiega circa un’ora per raggiunge EL ZAINO, ovvero l’entrata principale del Parco. Il costo d’ingresso, per noi stranieri, è di 54.000 pesos e prima di raggiungere la biglietteria, sarete controllati dalla polizia perché è vietato introdurre bevande alcoliche o qualsiasi tipo di droga.
Una volta entrati, avete due possibilità per raggiungere il primo accampamento CASTILLETES, o camminando impiegando circa un’ora, o prendendo un collettivo. Io ho preferito camminare, quindi non so dirvi il costo del collettivo, ma sarà sicuramente una spesa irrisoria.
Giungo a Castilletes (dove non è possibile bagnarsi a causa delle forti correnti) nel pomeriggio, così decido di accamparmi qui e di non proseguire oltre. Per la notte, scelgo di dormire in un’amaca (con zanzariera) molto vicino alla spiaggia al costo di 25.000 pesos. Per chi non volesse dormire in amaca, c’è anche la possibilità di dormire in un igloo, alcuni quasi sulla spiaggia. La sistemazione mi ricorda molto il campeggio, con servizi igienici condivisi ed anche una zona barbecue. Nonostante il cielo grigio, il parco si mostra già per la sua bellezza, con un’ampia spiaggia e le tipiche palme caraibiche. Per chi volesse, può lasciare lo zaino alla reception dell’accampamento, ma essa chiude alle 20:00 e riapre la mattina alle 6:00, quindi assicuratevi di tenere tutto il necessario per la notte. Qui c’è anche un piccolo ristorante e zona wi fi.
La mattina seguente alle 5:00 sono già sveglio e decido di godermi l’alba sulla spiaggia. È bellissima. La spiaggia deserta, i colori del cielo ed il rumore del mare. Non ho niente, ma in realtà ho tutto. Ogni tanto mi scappa qualche sorriso perché sono felice. Sono solo dall’altra parte del mondo, ma sono felice per la mia scelta, felice perché mi sto godendo la mia libertà, felice per lo spettacolo che la natura mi offre.
Colazione e via verso altre spiagge, camminando tra i sentieri e la natura del parco. La prima che incontro è la spiaggia di CAÑAVERAL, spiaggia immensa e deserta, protetta da una fitta vegetazione, ma dove non è possibile bagnarsi. Mi godo la spiaggia, il rumore del mare e del vento. Dopo qualche foto e video, riprendo il cammino. Il sole è forte ed ho voglia di buttarmi in acqua.
Dopo aver camminato per circa un’ora, giungo finalmente alla spiaggia chiamata PISCINA, dove posso tuffarmi nel mar dei caraibi. Mare cristallino, sabbia sottile e palme alte a dividere la spiaggia dalla selva. Ci sono tutti gli elementi di una tipica spiaggia tropicale.
Finalmente il primo bagno. Finalmente il mar dei caraibi. Dopo un paio d’ore mi rimetto in marcia per raggiungere, all’ora del tramonto, il mio accampamento notturno, ovvero PLAYA CABO SAN JUAN DE GUIA, la spiaggia più famosa del Parque Tayrona. Anche qui potete scegliere tra la sistemazione in amaca (senza zanzariera) al costo di 40.000 pesos, l’igloo allo stesso prezzo o l’amaca con vista panoramica ed anche più fredda (posta su una roccia in spiaggia) al costo di 50.000 pesos. Qui, ogni amaca ha un piccolo armadietto dove è possibile custodire gli oggetti di valore o quello che ritenete opportuno. A Cabo San Juan c’è anche un ristorante, servizi igienici, ma non c’è il wi fi e forse è meglio così.
Passata la notte, mi godo questo piccolo angolo di paradiso colombiano e poi mi rimetto in marcia verso l’uscita del parco, da effettuare entro le 17:00, fermandomi nuovamente nella spiaggia PISCINA, che io reputo la più bella di quelle viste all’interno del parco.
In questi due giorni, ho conosciuto un gruppo di ragazzi che sono diretti a PALOMINO, così decido di aggregarmi a loro e senza passare a recuperare lo zaino, con tutta la mia roba da Santa Marta, prendiamo il bus dalla stessa fermata alla quale ero arrivato il giorno prima e ci dirigiamo verso questo piccolo “pueblito”, ma ve lo racconterò nel prossimo articolo.
La bellezza di viaggiare senza tempo e senza meta è anche questa. Dirigersi verso una destinazione non presa in considerazione con un gruppo di persone conosciute qualche ora prima. Viaggio solo, ma in realtà non sono quasi mai solo.
Nel parco, oltre a godervi il mare, avrete la possibilità di fare trekking, passeggiate a cavallo ed incontrare il popolo indigeno dei Kogui.
INFORMAZIONI UTILI
Per godervi meglio il parco, portate con voi solo lo stretto necessario tra cui un rotolo di carta igienica, un lucchetto, una torcia, un coltellino svizzero, acqua. Lo zaino, con tutto il resto della roba che non vi serve, lo potete lasciare in un ostello di Santa Marta o Taganga. Nel parco ci sono anche altre sistemazioni più confortevoli, lussuose e di conseguenza più costose, alcune con vista panoramica, SPA ed altri confort.