Alle 7:00 giungo in quella che per anni è stata una delle città più pericolose al mondo, a causa del “Padròn”, Pablo Escobar, MEDELLIN. (foto)
Qui raggiungo Andrea e Bartolo, i due ragazzi italiani che nel frattempo avevano lasciato Cartagena prima di me.
La città dall’aspetto moderno, è sicuramente la più all’avanguardia della Colombia, una città che ha voluto fortemente dare un calcio al passato sanguinoso e crudele. Ci sistemiamo nel quartiere più turistico della città, EL POBLADO, quartiere pieno di locali notturni, perfetto per chi volesse vivere questa città a 360°, soprattutto durante il weekend.
Il suo centro storico non ha molto da offrire se non PLAZA BOTERO, infatti qui è nato il famoso artista colombiano, una piccola piazza piena di sculture di bronzo dell’artista, il MUSEO DI ANTIOQUIA dedicato sempre a Botero e la CHIESA DELLA CANDELARIA.
Un altro luogo che richiama l’attenzione dei turisti, è senza dubbio la famosissima COMUNA 13, il quartiere dove è nato e cresciuto Pablo Escobar, un quartiere inaccessibile per circa un ventennio. Per raggiungerlo basta prendere il teleferico, grazie al quale si ha la possibilità di poterlo ammirare dall’alto e se avete voglia di passeggiare tra i suoi vicoli, potete contattare una delle tante agenzie turistiche che organizza tour o visitarla per conto vostro.
Conclusa la visita della città, potete dedicare una giornata a GUATAPÈ Y EL PEÑOL.
Guatapè è un paesino che si affaccia sul lago artificiale, pieno di piccole isole, nato in seguito all’allagamento del paesino El Peñol. Per poter ammirare al meglio il lago, vi consiglio di salire i circa 650 gradini per giungere in cima a LA PIEDRA DEL PEÑOL.
Come ho già detto diverse volte, non amo stare e visitare le città, così dopo circa 3 giorni, lasciamo Medellin e ci rechiamo più a sud. Dove? Beh lo scoprirete nel prossimo articolo.