È giunta l’ora di salutare il secondo paese di quest’avventura, che finora sta procedendo oltre ogni aspettativa, l’ECUADOR. Il nome deriva dal fatto che è attraversato dall’equatore e qui si trova esattamente la metà del mondo, che è possibile visitare al Museo Intiñan, a poca distanza da Quito.
Come è successo per la Colombia, pensavo che avrei trascorso qui molto meno tempo, circa venti giorni, ed invece sono passati ben sessantacinque giorni dal mio arrivo.
La capitale, Quito, prima città ad essere dichiara patrimonio culturale dell’UNESCO, è stata la base per gran parte della mia permanenza in Ecuador. Da qui, mi spostavo per varie destinazioni o avventure, come la più grande in assoluto, sia di questo viaggio che della mia vita, ovvero la scalata al vulcano COTOPAXI, dove ho raggiunto i 5.897 m.
Ogni parola, foto o video di questi due giorni, non potranno mai trasmettere le emozioni, le sensazioni, le paure e le soddisfazioni provate nel raggiungere questo, fino ad allora, traguardo inimmaginabile.
L’Ecuador, ovviamente, non è solo il Cotopaxi, anzi. Il territorio di questo piccolo paese, è formato dalla foresta amazzonica nella parte orientale, dalla catena montuosa delle Ande nella parte centrale, dalla costa bagnata dall’oceano Pacifico, nella parte occidentale e dall’arcipelago delle Galapagos, ricco di specie animali e vegetali.
Grazie a questo territorio, potrete ammirare paesaggi molto diversi tra loro ma quasi sempre bellissimi. Ho visto tantissime cascate, tra le quali la più grande e famosa, El Pailon del Diablo nei pressi di Baños, vissuto la mia prima esperienza nella foresta Amazzonica a Puyo. Mi sono goduto le immense spiagge di Mompiche e Puerto Lopez, da dove tra l’altro, ho visitato la leggendaria Isla de la Plata, chiamata anche la Galapagos dei poveri.
L’Ecuador, terra di vulcani, è piena di meravigliose lagune, molte formatesi all’interno di crateri vulcanici inattivi. Alcune tra le più famose, sono senza dubbio la laguna di Quilotoa e quella di Cuicocha.
Ad Otavalo, invece, potrete ammirare una della comunità indigene più grandi di tutto il sud America ed il mercato del poncho, il secondo più grande dopo quello di Cusco.
Insomma, un viaggio in Ecuador è assolutamente consigliato e sono sicuro che non ne resterete delusi. Natura, avventura, relax, storia e cultura, vi conquisteranno senza alcun dubbio.
L’unica pecca, è stata la poca sicurezza che ho sentito tra le vie del centro storico di Quito o in alcuni spostamenti in bus, ma niente di grave o da farvi evitare un viaggio in questo piccolo paese al centro del mondo.
INFORMAZIONI GENERALI SULL’ECUADOR
- la moneta locale è il dollaro statunitense (nel 2000 il governo cambiò la moneta nazionale, il Sucre, passando al dollaro statunitense, per contrastare la forte crisi economica dovuta all’inflazione);
- potete prelevare direttamente dagli ATM e vi consiglio di farlo dal Banco Pichincha (insegna gialla e blu) perché essendo una banca nazionale, non pagate la commissione (la pagate solo alla vostra banca e non ad entrambe);
- la presa di corrente è la seguente e un adattatore universale va bene;
- ci sono sei ore di differenza con l’Italia (sette quando è in vigore l’ora legale);
- usate un potente repellente se vi recate in Amazzonia;