Il viaggio prosegue verso POTOSÌ, città situata a 4090 m s.l.m. il che la rende una delle città più alte del mondo. Dal 1987 fa parte del Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO per via dei suoi monumenti architettonici ed industriali.
L’attrazione principale di questa città, è la storia legata alle miniere di argento. In passato e precisamente verso la metà del XVI secolo, Potosì era una delle città più ricche e popolate del continente americano e questo grazie all’enorme quantità di argento che si estraeva dalle miniere del CERRO RICO. Si dice che con tutto l’argento estratto, sarebbe stato possibile costruire un ponte tra Potosì e Madrid. Agli inizi del XIX secolo, però, l’argento si esaurì quasi del tutto e questo causò il crollo economico di questa città.
Oggi queste miniere danno lavoro a circa il 40% della popolazione (per lo più si estrae stagno) e sono visitabili con tour organizzati due volte al giorno, alle 9:00 ed alle 14:00 ed ovviamente sono sconsigliati a tutte le persone claustrofobiche dati i passaggi stretti ed i piccoli canali. Il tour complessivo dura circa tre ore, di cui un’ora all’interno. Prima di accedervi, sarete vestiti come dei veri e propri minatori.
Purtroppo questa volta non ho potuto visitarle e mi auguro, un giorno, di ritornare qui e vivere questa esperienza sicuramente molto interessante ed autentica.
Oltre alle miniere merita una visita il piccolissimo, ma carino, centro storico. Si estende partendo dalla piazza principale, PLAZA 10 DE NOVIEMBRE. Io amo vagare senza una meta ben precisa, ammirando luoghi poco turistici ed incontrando persone interessanti ed impegnate nella loro quotidianità.
In questa città ci si muove con calma, perché si fa veramente tanta fatica a respirare e ciò rende i già lenti ritmi sud americani, ancora più lenti.
SUCRE
Come ho già scritto più volte, questi giorni sto viaggiando molto velocemente, come non avevo mai fatto finora e così nel tardo pomeriggio prendo un bus da Potosì, per giungere in serata a SUCRE la capitale amministrativa della Bolivia, situata a 2790 m s.l.m. Questo paese, infatti, ha due capitali La Paz ed appunto Sucre.
I suoi edifici coloniali ben conservati e quasi tutti di color bianco, le valgono il soprannome di citta bianca e dal 1991 è stata nominata patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
La piazza principale è la PLAZA 25 DE MAYO e qui è possibile ammirare anche la CATTEDRALE DI NOSTRA SIGNORA DI GUADALUPE e la CASA DE LA LIBERTAD, dove il 6 agosto del 1825 fu firmata la dichiarazione di indipendenza della Bolivia.
Seppur la città sia molto grande, ho ben poco da offrire se non appunto il suo centro storico ben conservato, che attira ogni anno tantissimi turisti, ed il suo MERCADO CENTRAL dove è possibile incontrare tanti prodotti tipici e dove ho assaggiato il mondongo un piatto buonissimo formato da carne di maiale al sugo con contorno di mais e patate.
La calda temperatura di Sucre ha reso la permanenza qui molto piacevole e rilassante.