Continua il mio cammino verso sud e dal caldo dell’Amazzonia, arrivo al freddo della montagna. Alle 5.10 eccomi a HUARAZ, uno dei luoghi migliori ed allo stesso tempo più belli, per fare trekking o scalate. Mi trovo nel cuore della CORDILLERA BLANCA.
Una volta sistemato in ostello (Hostal Vacahouse 2), inizio a girare per questa piccola cittadina, che rispecchia esattamente il mio immaginario di sud America pre partenza. Venditrici ambulanti per le strade intente a vendere quasi di tutto, soprattutto frutta, verdura, uova e pollo, musica latina proveniente dai negozi, battitori di macchina da scrivere, che odiano essere fotografati, un mercato dove è possibile trovare ogni cosa.
Sulla via principale ed in pieno centro, si susseguono negozi specializzati nella vendita di attrezzatura di montagna ed agenzie turistiche pronte a vendervi tour, trekking e scalate.
Un’amica mi ha segnalato la Galaxia Expedition e quindi mi dirigo direttamente da loro per organizzare le escursioni alla LAGUNA 69 ed alla LAGUNA PARON, rispettivamente la più famosa e la più grande della Cordillera ed il TREKKING DI SANTA CRUZ, uno dei più famosi e battuti qui a Huaraz, anche perché dura solo quattro giorni e, secondo al Lonely Planet, uno dei più belli al mondo.
Per questo trekking ho pagato 350 soles, più 60 soles d’ingresso al PARCO NAZIONALE HUASCARAN dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Lagune glaciali dall’intenso color turchese, alte montagne tra le quali il GHIACCIAIO HUASCARAN che con i suoi 6768 m è la montagna più alta del Perù, flora e fauna andina, rendono questo luogo un vero paradiso per tutti gli amanti della natura e dell’escursionismo.
Alle 6:30 del giorno seguente, siamo già sul van che ci porterà a VAQUERIA dove inizierà il trekking. Arriviamo per l’ora di pranzo dopo alcune ore ed alcune soste. Qui incontriamo altri avventurieri, che come noi stanno per iniziare o hanno appena finito. Infatti il trekking di Santa Cruz si può percorrere da VAQUERIA a CASHAPAMPA o viceversa.
Noi pronti per partire, siamo carichi, pieni di energia e motivazione, mentre chi ha finito ha la faccia stravolta, infradito ai piedi e non vede l’ora di rientrare a Huaraz per farsi una bella doccia calda.
La prima parte di trekking è abbastanza noiosa, con un paesaggio non eccezionale ed anche abbastanza semplice da percorrere. Dopo circa due ore, invece, il paesaggio inizia a cambiare e si possono ammirare le prime cime innevate. C’è un forte contrasto tra l’azzurro del cielo ed il bianco delle vette. In alcuni tratti mi fermo e rimango stupito da cotanta bellezza. Mamma mia che spettacolo!
In questa prima giornata abbiamo percorso 11 km, in circa quattro ore, per raggiungere PARIA il luogo del primo accampamento. Siamo a 3850 m e le temperature sono rigide, ma nonostante questo non posso non fotografare le imponenti montagne che ci circondano, mentre il sole lascia spazio alla luna e ad un meraviglioso cielo stellato.
Alle 20:00 sono già nella mia tenda che divido con Chris, un ragazzo canadese. Nonostante il mio sacco a pelo sia testato per temperature che arrivino fino a -10° e sia vestito, sento freddo.
La notte trascorre lentamente, durante la quale mi sveglio diverse volte a causa del freddo. Alle 5.30 decido di alzarmi ed uscire dalla tenda. Le scarpe sono letteralmente ricoperte di ghiaccio, così come tutto ciò che ci circonda.
Sta albeggiando e per qualche secondo non sento più niente, rimango incantando dal paesaggio. Inizio a capire perché la Cordillera Blanca è definita uno dei paesaggi montani più belli in assoluto.
Alle 7:30, dopo aver fatto colazione, siamo già in marcia. Iniziamo subito in salita, perché oggi raggiungeremo il punto più alto di tutto il trekking, il passo di PUNTA UNION a 4750 m.
Più saliamo e più il paesaggio diventa sempre più bello. La vista panoramica sulla vallata è meravigliosa. Ognuno di noi ha un suo ritmo e così il gruppo si frammenta. Dopo quattro ore, eccomi finalmente a Punta Union. L’ultima parte è stata veramente dura, un po’ perché trovandoci a più di 4500 m l’aria è molto rarefatta ed un po’ perché era tutto in salita.
Il passo mi regala una vista che non lascia spazio all’immaginazione. Le bianche vette, le lagune color turchese, il panorama quasi fiabesco, ripagano ogni sforzo fatto per raggiungere questo luogo. D’ora in poi sarà tutto in discesa. Io e gli altri ragazzi giunti con me, facciamo una bella sosta, mangiando qualcosina ed aspettiamo che il gruppo si ricompatti per continuare insieme verso il secondo campo.
Quando si fa trekking in montagna e ci si accampa, ovviamente non si hanno a disposizione bagno e doccia e così, volendo ripulirmi un po’, decido di accelerare per arrivare al campo TAULLIPAMPA a 4250 m, prima che il sole sparisca dietro le montagne, in modo da potermi lavare nel fiume.
Relax, tè caldo e tramonto che colora le montagne. Non avrei potuto chiedere di più a questa meravigliosa giornata. Ed invece, ci pensa la luna piena a rendere il tutto perfetto.
È iniziato il terzo giorno, anche questo dopo una notte abbastanza difficile. Alle 7.30 siamo in marcia, ma oggi è abbastanza tranquillo. La prima parte è in salita per raggiungere un punto panoramico dal quale ammirare la montagna ARTESONRAJU, la montagna che ha ispirato il logo della Paramount Picture e da qui poi proseguiamo in discesa.
Il paesaggio cambia e diventa un po’ più ripetitivo e meno bello. Le cime innevate lasciano spazio a montagne un po’ più basse, la vegetazione diventa un po’ più alta fino a raggiungere una zona dall’aspetto quasi desertico dovuto ad una frana del 2011. Ci troviamo nella VALLATA DI SANTA CRUZ.
Il paesaggio continua a cambiare. La vallata, dopo aver superato la LAGUNA HATUNCOCHA, diventa sempre più verde ed è possibile ammirare diversi corsi d’acqua. Uno di questi ci guida fino a CASHAPAMPA, la nostra destinazione finale.
Qui, sistemiamo le nostre tende all’interno di un giardino. Il nostro trekking è praticamente finito.
L’ultimo giorno, festeggio i miei cinque mesi di viaggio, recandomi di prima mattina alle terme, per poi rientrare al campo, fare colazione e ripartire verso Huaraz.
È finita un’altra grande avventura. Alcuni passaggi sono stati tosti, anche a causa dell’altitudine, ma ogni sforzo è stato pienamente ripagato. Mi sono bagnato, morendo di freddo, in un fiume glaciale, ho dormito in tenda a 4000 m, ho conosciuto altri viaggiatori come me, ma soprattutto ho goduto di un paesaggio che definire meraviglio è dire poco. Molte volte mi fermavo, alzavo la testa e rimanevo incantato. Era come sentirsi in uno dei tanti documentari paesaggistici che ero abituato a vedere.
COME ORGANIZZARSI
Io mi sono affidato all’agenzia Galaxia Expedition, però ce ne sono tantissime in tutta Huaraz. Un’altra che vi consiglio è la Mont Blanc.
Per chi volesse essere totalmente indipendente, può farlo in autonomia senza problemi. Il circuito è abbastanza battuto e ben segnalato. Potete rivolgervi ad un’agenzia concordando solo il passaggio fino a Huaripampa o Vaqueria, dipende da dove volete iniziare o raggiungerle con i mezzi pubblici.
COSTO
Con l’agenzia: 410 soles (Tour organizzato con guida, tenda, cibo, trasporto 350 soles + Ingresso al parco Huascaran 60 soles)
DURATA
Quattro giorni (Si parte da Huaraz la mattina del primo giorno e si rientra all’ora di pranzo dell’ultimo giorno)
COSA PORTARE
Con agenzia
- Acqua
- Snack
- Protettore solare (siamo in altura ed il sole è forte)
- Giacca a vento
- Abbigliamento molto caldo
- Scarpe da trekking
- Antipioggia (qui il clima cambia rapidamente)
- Infradito
- Guanti e cappello di lana
- Cappello con visiera
- Occhiali da sole
- Torcia
- Carta igienica
- Burro cacao
In autonomia:
- Necessario per accamparsi (tenda, sacco a pelo molto caldo, materassino)
- Necessario per cucinare (fornellino da camping, ricarica di gas, coltellino svizzero, pentolino)
- Acqua (finiti i primi due litri potrete far bollire e bere l’acqua dei fiumi)
- Cibo (frutta disidratata, riso, cibo in scatola cercando di rimanere il più leggeri possibili)
- Snack
- Protettore solare (siamo in altura ed il sole è forte)
- Giacca a vento
- Abbigliamento molto caldo
- Scarpe da trekking
- Antipioggia (qui il clima cambia rapidamente)
- Infradito
- Guanti e cappello di lana
- Cappello con visiera
- Occhiali da sole
- Torcia
- Carta igienica
- Burro cacao
QUANDO ANDARE
Il periodo migliore per visitare le Ande è senza dubbio la stagione secca che va da GIUGNO a SETTEMBRE, ma è anche la stagione più fredda perché è inverno e quindi vi consiglio un abbigliamento molto caldo ed un sacco a pelo garantito per diversi gradi sotto zero perché ci si accampa a più di 4000 m. Ovviamente sono visitabili anche i restanti mesi, ma con un’alta probabilità di precipitazioni.