Ultima tappa del mio viaggio in compagnia dei miei due amici pugliesi, è il DESERTO DE LA TATACOA (foto).
Questa parte di Colombia, in realtà è una foresta arida e non un vero e proprio deserto.
Giungere qui è un po’ complicato, o meglio bisogna prendere vari mezzi di trasporto. Il primo passo è quello di arrivare a Neiva, dove una volta giunti, dovrete prendere un collettivo per Villavieja al costo di 7.000 pesos, arrivando dopo circa un’ora. Qui avete 2 opzioni o soggiornare in città e quindi raggiungere il deserto solo per un tour giornaliero, o come vi consiglio, alloggiare in una delle strutture presenti in esso.
Noi abbiamo optato per la seconda soluzione e da Villavieja abbiamo preso un Tuk Tuk (15.000 pesos che può trasportare 3 persone) che in circa 20 minuti ci ha lasciato all’ostello “Da doña Lilia”. Qui potrete dormire in dormitorio, stanze private o amaca.
L’ostello si trova di fronte la ZONA ROSSA, infatti il deserto è diviso in 2 parti, la zona rossa e la zona grigia.
Appena sistemati iniziamo ad esplorarla. Ai nostri occhi appare un paesaggio labirintico dal color rossastro. È la prima volta che ammiro un paesaggio così. Ci addentriamo all’interno di esso, nonostante il caldo. La poca vegetazione, è la tipica dei deserti, ovvero Cactus, piccole piante e qualche albero molto basso.
Una volta giunta sera, è possibile ammirare stelle e costellazioni grazie alla presenza di due osservatori poco distanti dall’ostello.
Il giorno successivo decidiamo di effettuare una visita guidata al SENDERO VALLE DE LOS XILOPALOS. Un Tuk Tuk ci accompagna fino a casa della nostra guida, Rodrigo Gonzales, il signore a 6 dita. Avete letto bene, il Sig. Gonzales ha sei dita per mano. Caffè e partiamo alla scoperta di questa parte di deserto poco battuta dai turisti, impossibile da visitare senza guida, perché sarebbe molto facile perdersi.
Camminiamo tra i suoi piccoli canyon, alcuni così stretti che facciamo quasi fatica a passare, e nel mentre la guida ci parla delle varie specie di animali e piante che vivono qui. Il percorso di circa un’ora, si conclude sulla parte più alta del deserto chiamato VENTANAS.
Salutato Mr. sei dita, ci dirigiamo verso la parte grigia del deserto. Come facilmente intuibile dal nome, qui la terra è color grigio. Il percorso non è molto grande, si ammirano diverse formazioni rocciose fino a giungere alla più famosa e simpatica, ovvero I FANTASMI. Si questa formazione rocciosa sembra essere formata da tanti fantasmi.
Tornati all’ostello è giunto il momento di salutare i miei due compagni di viaggio. Abbiamo condiviso due settimane di risate, esperienze ed avventure. Ci lasciamo con la promessa di rivederci in Puglia, non appena saremo tutti e tre a casa.
Loro continuano la loro avventura verso nord, io invece passo un’altra notte nel deserto dove, tra l’altro, ho avuto la possibilità di provare il frutto del cactus. Ottimo.
2 commenti
Ciao, posso sapere con che tour/guide hai visitato il Deserto Tatacoa?
Grazie 🙏🏼
Ciao Roberta, io ho raggiunto il deserto in autonomia e ho visitato la “zona rossa” e la “zona grigia” senza nessuna guida. Invece per il “SENDERO VALLE DE LOS XILOPALOS” ho contattato una guida locale consigliata dalla proprietaria dell’ostello Da Doña Lilia.