Come camperizzare un 4×4 è una delle domande più frequenti tra chi sogna un’avventura on the road in Western Australia. Dopo aver percorso migliaia di chilometri in questo immenso Paese, posso assicurarti che trasformare il mio fuoristrada in un mini camper è stata la scelta che mi ha permesso di scrivere il mio personale romanzo d’avventura. Un viaggio che non è solo spostamento, ma un’esperienza che ti cambia la vita, riempiendo il cuore di emozioni e la mente di ricordi indelebili.
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Quando ho iniziato a immaginarmi in Australia, già mi vedevo a bordo del mio 4×4 percorrendo strade sterrate nell’outback australiano lasciando una scia di polvere rossa alle mie spalle o imprimendo le orme dei miei pneumatici sulle spiagge bianche del WA. Insomma che si trattasse di terra rossa o sabbia bianca o magari il superamento di un fiume, aveva poca importanza. Ciò che sognavo era vivere un’AVVENTURA che mi facesse sentire vivo.
MEGLIO UN VAN O UN 4X4
Meglio un van o un 4×4? Dopo aver provato entrambe le esperienze ho un’idea più chiara di quali sono i pro e i contro di entrambi i mezzi e la scelta del mezzo potrebbe cambiare a seconda della costa che desidera esplorare.
Se per esempio si decida di esplorare la costa est, beh in questo caso un van rappresenterebbe la scelta migliore a differenza della costa occidentale dove un 4×4 garantirebbe una maggior libertà di esplorazione e avventura data la presenza di molti sentieri accessibili solo da fuori strada a causa di strade in pessime condizioni, fiumi da guadare o sabbia abbastanza alta.
A questo punto ci si potrebbe chiedere: “E se volessi fare un giro completo dell’intera Australia?” Beh entrambi i mezzi andrebbero bene, a patto che si evitino quelle zone o situazioni dove un van non può andare.
Il top sarebbe un van 4×4, in modo da avere la comodità del van e la potenza del fuoristrada.
Ma quali sono queste differenze? In breve: Il van, essendo generalmente più grande, offre una maggiore comodità e privacy in alcuni momenti o magari in zone dove in teoria non ci si potrebbe fermare. Alcuni van, soprattutto quelli più grandi, potrebbero avere al loro interno un bagno e perché no, anche una doccia. Comodità non trascurabile.
Un 4×4, invece sicuramente non può avere una doccia e un bagno al suo interno. Certamente ci si può procurare un wc chimico e una doccia portatile, ma fidatevi che non è la stessa cosa. Però il fuoristrada, essendo più piccolo, alto e potente, può raggiungere luoghi dove il van farebbe fatica o magari s’insabbierebbe.
Il van è generalmente più efficiente in termini di consumi di carburante su strade asfaltate, mentre il 4×4 tende a consumare di più ma garantisce prestazioni superiori su terreni difficili. Inoltre, i van spesso offrono più spazio per riporre attrezzature e provviste, mentre i 4×4 permettono di portare attrezzature specifiche per l’off-road come verricelli, snorkel e pneumatici specializzati.

Per esempio se avessi deciso di comprare un van invece di un buon 4×4, sicuramente non avrei potuto vivere una delle esperienze più belle del mio viaggio in WA, ovvero esplorare il Francois Peron National Park. Questo straordinario parco nazionale nella penisola di Peron è famoso per i suoi contrasti mozzafiato: scogliere rosse che si tuffano in acque turchesi cristalline, dune di sabbia che incontrano baie nascoste, e una ricca fauna marina che include delfini, dugonghi e tartarughe marine. L’ultimo tratto di strada per accedere alle zone più spettacolari del parco è caratterizzato da alta e morbida sabbia rossa, dove solo un 4×4 con buona altezza da terra può avventurarsi senza rischi di rimanere bloccato. Le piste attraversano paesaggi surreali, dove l’ocra intenso della terra contrasta con l’azzurro profondo dell’oceano.

L’IMPORTANZA DELLA SICUREZZA
Prima di parlare di come camperizzare un 4×4, dobbiamo parlare di sicurezza. L’outback australiano è come un maestoso leone addormentato: bellissimo da ammirare, ma da rispettare profondamente. Un’assicurazione completa con soccorso stradale è il tuo angelo custode quando sei a centinaia di chilometri dalla civiltà.
Per quanto possa sembrare strano, in WA l’assicurazione auto non è obbligatoria e molti pensano di risparmiare soldi proprio non assicurandosi. Beh mai scelta fu più insensata, soprattutto se si ha in mente un road trip.
L’assicurazione è una di quelle cose che ti vanti di non aver fatto, se le cose filano liscio, ma piangi disperatamente se mal auguratamente dovesse succedere qualcosa. Che sia un incidente in cui si ha torto o la necessità di un soccorso stradale credo sia fondamentale avere un’assicurazione.
Io, come molti altri viaggiatori o residenti, mi sono affidato alla RAC che oltre ad avere diversi livelli di coperture e assistenza stradale, garantisce anche diversi sconti. Come per esempio ad alcune pompe di benzina o all’acquisto del pass per i parchi nazionali del WA.
COME CAMPERIZZARE UN 4X4: IL MIO SETUP
Bullbar e Fari LED
I canguri, simbolo di questa terra incredibile, diventano vere sfide durante il tramonto e l’alba. Un robusto bullbar non è un optional, ma il tuo scudo contro gli imprevisti, mentre i fari supplementari sono i tuoi occhi nella notte australe. Nella mia 4×4, ho installato 2 fari a LED che hanno trasformato le notti buie in percorsi illuminati, permettendomi di individuare tempestivamente i canguri e altri animali che attraversavano la strada, salvandomi da potenziali incidenti.
Non sarà difficile, una volta lasciati i centri urbani, vedere lungo le strade carcasse di canguri morti e nella parte settentrionale del WA, soprattutto nei pressi di Broome o lungo la Gibb River Road, carcasse di vacche.
Rooftop

La rooftop è stata uno dei nostri desideri più grandi. L’idea di poterci fermare lungo le sponde di un fiume, aprire la finestra e goderci il tramonto in tranquillità, ci trasmetteva quell’idea di libertà difficile da spiegare a parole.
Prima di acquistare e montare la rooftop, avevamo con noi la nostra fedele compagna di avventura: una tenda 2 posti che ci accompagna durante i trekking e i viaggi più avventurosi.
Un’altra soluzione potrebbe essere quella di costruire un letto in macchina. Noi avevamo valutato anche questa opzione, ma avremmo perso molto spazio e optato per la rooftop.
Ma quindi meglio la rooftop, una classica tenda o il letto in auto?
Pro della Rooftop
- Sicurezza: perché dormendo sul tetto della macchina si è al riparo da animali pericolosi come serpenti, dingo, coccodrilli e nel caso dovesse piovere non sarete a contatto con il fango;
- Comodità: il materasso della rooftop è abbastanza alto da garantire una notte piacevole, soprattutto quando il viaggio dura diverse settimane o mesi;
- Vista panoramica: Essendo montata sul tetto del 4×4, si può godere di una bella vista panoramica una volta aperte le finestre;
- Velocità di apertura e chiusura: In base alla rooftop che si sceglierà, sarà un gioco da ragazzi aprirla e chiuderla, anche per i meno esperti. Ce ne sono alcune, che si aprono in 5 secondi e chiudono in 10. Sono quelle in plastica e dotate di pistoni a gas.
Contro della Rooftop
- Spostamento urgente: Una volta aperta non potrete più spostare il 4×4 a meno che non la si richiuda. Esempio una volta sistemati ci si accorge che qualcosa non va o ci si è dimenticati di comprare qualcosa di essenziale, beh bisogna fare a meno di quella cosa o richiudere e spostare tutto. Oppure quando ci si ferma più giorni in un parco nazionale o in una qualsiasi sistemazione, ogni giorno bisogna aprire e richiudere tutto. Io non avevo la rooftop in plastica, ma quella in tela che è più economica, più bella, ma richiedeva più tempo per essere aperta e chiusa;
- Molto appariscente: non ci si potrà fermare e aprire la rooftop nei luoghi vietati e quindi in alcune zone bisognerà per forza di cose pernottare in un camping o zona autorizzata;
Pro della tenda classica
- Base fissa durante le escursioni: quando ci si ferma più giorni in un parco nazionale o in una qualsiasi sistemazione, la mattina sarà necessario mettersi in macchina e partire e al ritorno trovare già tutto montato, risparmiando tempo;
Contro della tenda classica
- Sicurezza: in alcune zone potrebbe essere meno sicuro dormire a contatto con il suolo, soprattutto nei pressi dei fiumi dove ci sono coccodrilli, dingo e serpenti;
- Comfort: dormire per diverse settimane o mesi su un materassino spesso pochi centimetri e appoggiato al suolo, non è proprio il massimo della comodità;
- Monta e smonta: Viaggiando e spostandosi ogni giorno, diventa un po’ noioso e fastidioso dover montare e smontare ogni giorno la tenda, gonfiare e sgonfiare il materassino a meno che non si usi quello piccolo da trekking;
Pro del letto in auto
- Fermarsi ovunque: avere il letto in auto è quasi come avere un van e questo permette di fermarsi praticamente ovunque per dormire;
- Tutto pronto: non bisogna né montare e smontare la tenda e né aprire e chiudere la rooftop. Comodo e veloce;
- Sicurezza: dormendo all’interno si è al sicuro da animali pericolosi e intemperie;
Contro del letto in auto
- Perdita di spazio: se non si ha un 4×4 bello grande, si rischia di perdere molto spazio all’interno.
La protezione dal sole: il tendalino laterale
Il tendalino laterale da 2×2,5m è diventato il nostro salotto all’aperto. In un paese dove il sole può essere implacabile, avere un’ombra sempre con te non è un lusso ma una necessità. La parete laterale aggiuntiva per la tenda ha trasformato questo spazio in un rifugio anche durante i temporali improvvisi o le giornate ventose.
Il sistema elettrico: l’autonomia è libertà

Il cuore pulsante del mio setup è stato il sistema elettrico, pensato per garantire autonomia completa:
- Batteria al litio da 120 AH con box dedicato: La batteria secondaria è qualcosa che non può mancare quando si decide di intraprendere un lungo road trip, soprattutto se come me, si ha diversa attrezzatura da caricare ogni giorno. Io ho optato per una batteria al litio da 120 AH, bella grossa e anche più costosa, ma questo mi ha permesso di avere energia anche durante i giorni in cui siamo stati fermi e quindi non ho avuto la possibilità di ricaricarla. Nel caso si abbiano i pannelli solari o serva meno energia, potrebbe essere sufficiente comprare una più piccola e quindi più economica;
- Caricabatterie DCDC da 25A: Fondamentale per ricaricare efficacemente la batteria ausiliaria durante la guida, sfruttando l’alternatore del veicolo. Ho scelto questa opzione perché dà la possibilità di ricaricare la batteria sia durante la marcia, sia attraverso i pannelli solari, che in un primo momento pensavo di comprare e poi, abbiamo dovuto lasciare l’Australia;
- Inverter da 1500W con interruttore remoto: Ha trasformato la corrente continua in alternata, permettendomi di utilizzare dispositivi domestici come il computer o piccoli elettrodomestici.
- Striscia luminosa LED Illuminator Max: Ha creato l’atmosfera perfetta nelle serate attorno al campo, consumando pochissima energia.
Questo sistema mi ha garantito l’indipendenza energetica anche nei luoghi più remoti, dove l’elettricità è solo un lontano ricordo della civiltà.
La refrigerazione: cibo fresco ovunque
Il frigorifero/congelatore Escape 50 con la sua copertura protettiva è stato un elemento trasformativo. In un paese dove le temperature possono superare facilmente i 40°C, avere cibo fresco e bevande fredde è stato essenziale per il morale e la salute. Il consumo energetico efficiente l’ha reso perfettamente compatibile con il mio sistema elettrico, permettendomi di mantenere gli alimenti freschi anche per settimane nei luoghi più isolati.
Lo storage: ogni cosa al suo posto

L’organizzazione è fondamentale quando vivi in uno spazio compatto. I miei cassetti (uno da 50×50 cm in alluminio e uno in legno da 50×85 cm) hanno mantenuto tutto in ordine e facilmente accessibile. Il cassetto in legno è diventato la mia dispensa mobile, mentre quello più piccolo ha ospitato attrezzature tecniche e di emergenza. In uno spazio limitato, avere tutto organizzato non è solo una questione di comodità, ma di sopravvivenza pratica quotidiana.
La gestione dell’acqua e del carburante
In Australia, l’acqua e il carburante sono risorse preziose, specialmente nell’outback:
- Doccia solare da 10 lt: Un lusso che ha migliorato notevolmente la qualità della vita on the road. Riscaldata dal sole, mi ha permesso di fare docce calde anche nei luoghi più remoti.
- 1 Tanica d’acqua da 5 litri e 1 da 10 litri: Sempre a portata di mano per cucinare e per l’igiene quotidiana.
- 2 taniche diesel da 20 litri: La vera assicurazione sulla vita nell’outback. Quando le stazioni di servizio distano centinaia di chilometri l’una dall’altra, questi serbatoi aggiuntivi mi hanno dato la serenità di poter esplorare anche le piste più remote.
L’attrezzatura da campeggio

Per rendere la vita quotidiana confortevole, ho completato il setup con:
- 2 sedie da campeggio;
- Tavolo da campeggio;
- Cucina da campeggio completa di attrezzatura;
- Kit di piatti, bicchieri e posate;
- 1 scolapasta ripieghevole;
- 1 torcia magnetica a led;
- 1 torcia da campeggio;
- Grucce ripieghevoli e mollette;
- Un cestino pieghevole per utensili da cucina;
- Borsoni Kings in tela;
- Una scatola porta accessori;
- Borsa porta oggetti per sedile;
Piccoli ma utili dettagli
- Ho costruito un piccolo appoggio in legno collegato al frigo, in modo da avere un supporto nel momento del bisogno o un piccolo e pratico tavolino;
- Un filo all’interno dell’auto utilizzato per stendere alcune piccole cose e farle asciugare durante il tragitto;
- Picchetti da sabbia;
- Ciabatta elettrica;
In caso di emergenza
Nessuno pensa a cosa potrebbe succedere, finché purtroppo non succede o qualcuno che ha già vissuto un’esperienza simile ce lo suggerisce. Purtroppo durante un road trip, così come nella vita, gli imprevisti sono dietro l’angolo, soprattutto quando si lascia la strada nuova e asfaltata per percorsi sterrati, corrugati e chi più ne ha, più ne metta.
Per evitare spiacevoli inconvenienti o per risolverne alcuni, mi sono munito di alcuni piccoli accessori che mi hanno aiutato in alcuni momenti.
- Recovery track: questi supporti in plastica rigida mi hanno aiutato quando sono rimasto insabbiato a Coral Bay a pochi metri dalla riva. Se non li avessi avuti, avrei potuto dire addio alla mia auto perché da lì a poco la marea si sarebbe alzata.
- Recovery kit: Questo kit di recupero si vende già assemblato e consiste in ganci e corde utili per essere trainati o per tirarvi via dalla sabbia o da un corso d’acqua nel caso si resti bloccati.
- Kit di riparazione pneumatici 4×4: molto utile nel caso di una foratura (cosa altamente probabile lungo alcuni sentieri) e non si possa sostituire la gomma;
- Kit di attrezzi: è sempre utile e comodo avere un kit di attrezzi con voi, per qualsiasi evenienza e anche un martello per fissare i picchetti del tendalino nel suolo;
- Compressore: Beh più che per emergenza, il compressore è utile per gonfiare e sgonfiare le ruote durante l’off road su sabbia e mi è servito anche quando ho bucato una gomma, l’ho riparata con il kit e ho dovuto rigonfiarla.
Questo è stato il nostro set up per il 4×4 e ci siamo trovati bene e comodi. Ovviamente molte cose sono soggettive e solo durante i giorni in viaggio ci si rende conto realmente di cosa è necessario e cosa no.
COME CAMPERIZZARE UN 4X4: DOVE TROVARE L’ATTREZZATURA

Nonostante Perth offra molteplici soluzioni per chi volesse camperizzare un 4×4, molte cose ho deciso di realizzarle in prima persona. Nonostante non avessi mai fatto prima una cosa del genere in vita mia, mi sono cimentato nella camperizzazione della nostra Terracan e devo dire che sono soddisfatto del risultato ottenuto.
Il nostro fuoristrada non aveva nulla, eccetto la bullbar e un supporto sul tetto, perfetto per montarci la rooftop.
I negozi:

Perth offre numerosi negozi dove trovare tutto il necessario per la tua trasformazione:
- Kings Adventure: il Paese dei balocchi per gli appassionati del genere. Vende praticamente ogni cosa utile per camperizzare il 4×4 e non solo. La cosa bella di questo negozio è che vendono kit pre-assemblati per i non esperti, proprio come me e sul loro canale YouTube ti mostrano come installare o montare qualsiasi cosa loro vendano. Meraviglioso! Qui ho acquistato tutta la maggior parte delle cose come frigo, batterie, compressore, rooftop e molte altre elencate dettagliatamente in precedenza.
- Anaconda e BCF: Sono due negozi simili. Vendono sia accessori per campeggio, che abbigliamento o attività all’aperto.
- Bunnings: è una grandissima ferramenta ed è presente in ogni sobborgo di Perth. Da qui mi sono rifornito per gli accessori per la parte in legno e la personalizzazione creata da me.
- Supercheap Auto: Come suggerisce il nome, è un negozio economico che vende accessori per auto e alcuni utensili. Da qui oltre ho comprato il kit di attrezzi che avevo sempre in macchina con me, ma anche alcuni utensili utilizzati per lavorare il legno. Qui si trovano anche accessori per camperizzare il 4×4, ma ho preferito comprare tutto da Kings.
- Kmart: Questo negozio non ha bisogno di presentazioni in Australia. Vende praticamente quasi di tutto a prezzi stracciati e per alcune cose si nota la bassa qualità, ma per alcune cose vanno bene. Da qui abbiamo comprato kit di piatti e posate, torcia, telo da pic nic, tavoli e sedie da campeggio.
Ecco tornassi indietro avrei preso le sedie da Kings o Bunnings pagandole di più, ma sicuramente sarebbero state più comode.

E il legno per la camperizzazione? Avrei potuto prenderlo da Bunnings (in alcune sedi lo tagliano su misura), ma avendo trovato alcuni armadi smontati e dismessi per strada, ho recuperato il legno necessario e mi sono messo all’opera.
Piccola parentesi fuori contesto. A Perth è molto comune lasciare sul proprio giardino di casa cose in disuso e messe a disposizione di chi ne ha bisogno. In questo modo io ho recuperato non solo il legno per la camperizzazione, ma anche due comodini praticamente nuovi e un tavolino basso, che abbiamo messo in camera e rivenduto tutto prima di andare via. Questa pratica è molto diffusa, quindi prima di comprare qualcosa, un giro per le strade di Perth, io lo farei 😉
COME CAMPERIZZARE UN 4X4: QUALE AUTO COMPRARE?
Un 4×4 oltre a essere bello e grosso, deve essere soprattutto affidabile. Su Marketplace o Gumtree non sarà difficile trovare annunci di auto usate (e molte di esse già camperizzate e pronte a farvi sognare) e nel caso si fosse esperti meccanici o intenditori, si può sempre pagare un meccanico e chiedere di visionare l’auto per voi. Questo è un servizio molto comune qui in WA e io stesso ho acquistato il mio fuoristrada così.
Di auto belle ce ne sono molte e le più diffuse sono senza dubbio le Toyota con il suo modello top di gamma Land Cruiser, un sogno assolutamente lontano dal mio budget, ma anche Prado, Hilux, Sarah. Oppure un’altra auto molto bella e affidabile è la Mitsubishi Pajero o la Isuzu o l’americana Ford Ranger.
Tutte queste meravigliose auto hanno in comune di essere abbastanza care, a meno che non si trovi una buona offerta su qualche usato, ma con tanti km. Un’altra macchina molto diffusa tra i backpacker è la Nissan X-Trail, perché nonostante non sia una macchina molto grande è comunque un 4×4 che potrebbe andare bene per diverse situazioni.
Noi per una serie di circostanze ci siamo ritrovati una Hyundai Terracan bella alta come la sognavamo e nonostante avesse già 238.000 km non ci ha mai dato nessun problema, anzi ci ha regalato avventure che resteranno indelebili nella nostra memoria.
CONCLUSIONI
Camperizzare un 4×4 non significa solo trasformare un veicolo: significa creare la tua porta verso l’avventura. Ogni componente che ho aggiunto al mio setup ha risolto un problema specifico e migliorato l’esperienza complessiva. La libertà di fermarsi dove il cuore suggerisce, di seguire quella pista sterrata che scompare all’orizzonte, di dormire sotto cieli stellati incontaminati dall’inquinamento luminoso… questa è l’essenza del viaggio in 4×4 camperizzato in Australia.
In un mondo sempre più strutturato e prevedibile, questa forma di viaggio offre ancora l’emozione dell’ignoto e la gioia della scoperta, quella sensazione di libertà assoluta che solo chi l’ha provata può davvero comprendere. L’Australia Occidentale, con i suoi vasti spazi aperti, le sue spiagge deserte e i suoi parchi nazionali mozzafiato, rappresenta forse uno dei migliori territori al mondo per sperimentare questa forma di libertà nomade.
Ti sei mai trovato a camperizzare un veicolo o stai pensando di farlo? Hai domande o consigli da aggiungere a questa guida? Lascia un commento qui sotto e condividi la tua esperienza! Se questo articolo ti è stato utile, aiutaci a diffonderlo condividendolo con chi potrebbe trarne beneficio. Buona strada, avventurieri!