La prima volta che ho sentito Andrea Garofalo (@andrea_se_perso) è stato durante il mio primo viaggio come coordinatore di viaggi di gruppo.
Era l’estate del 2019 ed entrambi ci trovavamo a Cartagena, la coloratissima città situata sulla costa caraibica della Colombia.
Io avevo raggiunto la città seguendo un programma di viaggio ben definito, mentre per Andrea si trattava di una delle tante tappe del suo giro del mondo.
Purtroppo in quella occasione non riuscimmo a incontrarci, ma il destino volle che esattamente un anno dopo, durante un altro mio viaggio come coordinatore, ci beccammo quasi per caso nella sua Lecce, mentre ero in coda per acquistare un pasticciotto leccese.
Un piccolo consiglio, se non avete mai provato un pasticciotto, dovete assolutamente rimediare. Il mio preferito è ricotta e cioccolato, ma ormai ce ne sono di tutti i tipi.
Circa sette anni prima di mettersi in marcia, Andrea aveva sognato di viaggiare intorno al mondo e farlo con un amico speciale, il pallone.
Per tutti gli appassionati di calcio e, per la maggior parte dei bambini della mia generazione, il pallone rappresentava un momento di condivisione e aggregazione.
Ti bastava scendere per le strade della città, tirare due calci a un pallone e sentirti felice.
Quando è giunto il momento di lasciare Lecce, il suo zaino conteneva due palloni (sgonfi) personalizzati.
Il suo viaggio è iniziato verso est attraverso la Russia, la Cina, la Mongolia e via via sempre più a oriente. In molti casi il pallone è stato motivo di condivisione e curiosità.
In quei Paesi dove comunicare era più difficile rispetto ad altri, a causa della lingua, il pallone è riuscito a rompere ogni barriera.
Tra i luoghi più belli visitati ci sono le Filippine per i suoi paesaggi mozzafiato, la Colombia e l’Argentina per il calore dei loro popoli, ma uno dei suoi posti preferiti, se non quello che reputa il più bello in assoluto, è il Deserto del Lençóis Maranhenses, in Brasile e, sinceramente, non è difficile capirne il motivo.
Le sue dune di sabbia bianca e morbida come farina, si alternano a pozze d’acqua di un color blu intenso che lasciano letteralmente senza parole.
Dopo poco più di un anno e 21 Paesi visitati, Andrea è rientrato nel suo amato Salento, terra che ama e che nell’estate del 2021 ha girato in lungo e in largo mostrando le sue bellezze sui social.
Nel suo libro, Tra le braccia della libertà: Il giro del mondo con un pallone, racconta il suo viaggio, le sue emozioni e tutto ciò che ha vissuto in tredici mesi intorno al mondo.
Trovarci entrambi in Puglia non è una cosa così semplice, ma dopo vari mesi ce l’abbiamo fatta e siamo riusciti a registrare la nostra chiacchierata.