Chi nella vita, pensando al carnevale, non ha mai pensato al Carnevale di Rio de Janeiro? Sinceramente credo nessuno di noi. Per chi ama il divertimento, il carnevale, i ritmi travolgenti, la follia, lo spettacolo, la samba, i colori, l’energia, l’allegria, le notti brave e interminabili, deve assolutamente viverlo almeno una volta nella vita. Da bambino amavo il carnevale. Mi piaceva l’idea di travestirmi ed essere per un giorno quel supereroe o quel personaggio che tanto amavo e mi faceva sognare. Mi piacevano i party di carnevale e immaginavo come sarebbe stato vivere quello più famoso al mondo. Dopo 33 anni, finalmente ne avevo la possibilità.
Nonostante lo desiderassi tanto, ho avuto qualche esitazione sul da farsi perché in quel periodo mi trovavo nel Pantanal, a sud ovest del Paese, ed ero indeciso se continuare con il mio viaggio verso nord per raggiungere Manaus, nel cuore dell’Amazzonia, o ritornare a Rio e vivermi questa esperienza. A cancellare ogni dubbio ci hanno pensato Riccardo e Francesca, un ragazzo modenese e una ragazza tarantina conosciuti durante il mio viaggio in Sud America e con il quale si è instaurato un bel rapporto di amicizia sincera. Con loro ci siamo dati appuntamento nella città carioca, pronti a far baldoria insieme.
Riuscire a trovare un ostello economico durante il carnevale, è un’impresa quasi impossibile, ma fortunatamente ne ho trovato uno piccolo, che non mi sento assolutamente di consigliarvi, a Botafogo, lo stesso quartiere nel quale avevo soggiornato durante la mia prima esperienza a Rio de Janeiro. (cosa vedere a Rio)
I primi giorni li ho trascorsi con Riccardo e altri ragazzi conosciuti in ostello. Abbiamo girato un po’ per la città, nei rari momenti in cui non pioveva, ci siamo organizzati per assistere a una parata al Sambodromo, ci siamo lasciati trasportare dal divertimento dei “Blocchi di Carnevale”, le parate che si svolgono tra le vie di Rio. Riccardo e io siamo molto simili su alcuni aspetti come la voglia di avventura, la passione per la montagna o per i trekking, ma molto diversi per quanto riguarda la vita notturna. Una sera rientrando dal Sambodromo, dove ci eravamo diretti per cercare di acquistare i biglietti per la parata dei Gruppi Speciali, io sarei rientrato volentieri in ostello, mentre lui era intenzionato a far festa per tutta la notte scatenandosi in uno dei blocchi. Io avevo una sensazione negativa. Sentivo che sarebbe successo qualcosa. Con me, oltre a pochi contanti, avevo anche lo smartphone e la carta di credito, cose che generalmente lasciavo in ostello durante le uscite serali e notturne, in modo che se fosse successo qualcosa, avrei perso solo pochi soldi e pazienza. Cerco sempre di seguire il mio istinto e le mie sensazioni così proposi a Riccardo di dividerci, ma alla fine mi lasciai convincere a restare con lui. La serata era iniziata benissimo. I ritmi erano belli e coinvolgenti. La gente si divertiva a ritmo di samba. A guidare il corteo c’era un gruppo di percussionisti che alternandosi nelle loro esibizioni, scatenava un’energia coinvolgente. Quando credevo di aver fatto bene a lasciarmi convincere, mi sono sentito sfiorare la tasca e il telefono non c’era più.
Il mio sesto senso non mi aveva tradito. Io credo che viaggiare in solitaria aumenti la percezione delle nostre sensazioni, di ciò che sentiamo e in molti casi, si evitano situazioni spiacevoli. Ovviamente ci vuole sempre un pizzico di fortuna e una buona dose di buon senso che nella vita non guasta mai.
A questo punto non avevo più voglia di continuare a far festa, così ho preso un taxi e sono rientrato in ostello. Ero abbattuto e triste. Avevo perso una serie di appunti e ricordi che mai più nessuno mi avrebbe restituito. Pazienza. Non potevo farci niente.
Qualche giorno dopo ci ha raggiunto Francesca e quella sera Riccardo e io saremmo dovuti andare al Sambodromo per assistere alla Parata dei Gruppi Speciali. Lei non aveva il biglietto e non era possibile comprarli perché tutti esauriti. Dopo una certa insistenza, sono riuscito a convincerla a venire con noi dicendole che avremmo trovato una soluzione. Mi sentivo positivo. Ecco che tornavano le sensazioni. Una volta all’esterno del Sambodromo, mentre cercavamo il nostro settore, siamo stati avvicinati da tanti bagarini, ma nessuno aveva il biglietto del settore che c’interessava. Dopo un po’ di tempo e ricerca, siamo stati avvicinati da un ragazzo che diceva di averlo, ma l’avremmo dovuto seguire. Francesca era un po’ scettica. Era appena arrivata in Brasile, a Rio e il dover seguire uno sconosciuto di sera in una zona non molto sicura non la faceva sentire tranquilla. Io di solito evito queste situazioni, ma in quella circostanza sentivo di potermi fidare. Dopo averla tranquillizzata, abbiamo deciso di seguire il ragazzo tra vie semi buie, e bancarelle ambulanti fino a raggiungere una zona piena di piccoli bar o locali notturni. Il ragazzo ci ha portato in uno di questi locali dove mi ha presentato un altro ragazzo che aveva il biglietto del secondo settore, quello che interessava a noi. In realtà questo ragazzo aveva un centinaio di biglietti di tutti i settori. Dopo una breve trattativa sul prezzo, finalmente avevamo il biglietto e senza perdere altro tempo, siamo tornati al Sambodromo per goderci il nostro spettacolo.
È stata la mia ultima notte a Rio de Janeiro. Non sono un’amante delle città, ma la Cidade Maravilhosa mi è piaciuta tantissimo. Il carnevale è stata una vera sorpresa, perché era tutto molto diverso rispetto a quello che avevo sempre immaginato e nonostante non sia un appassionato di party e vita notturna, lo rivivrei volentieri.
IL SAMBODROMO
Devo essere sincero, prima di vivere questa esperienza avevo un’idea totalmente sbagliata di come si svolgesse il carnevale. Quando guardavo le immagini in TV immaginavo che le varie sfilate dei carri si svolgessero tra le vie della città, ma non è così. Dal 1984, anno della sua costruzione, le sfilate delle varie scuole di samba si svolgono all’interno del Sambodromo, una struttura architettonica lunga 700 m situata lungo Avenida Marquês de Sapucaí. Su ambo i lati sono state erette delle gradinate, divise in tredici settori non comunicanti, con una capacità massima di circa 85.000 spettatori. Parte dei settori centrali sono dedicati ai giudici che hanno il compito di scegliere la scuola vincitrice per ogni sfilata. Per accedervi bisogna munirsi del biglietto d’ingresso, acquistabile dal punto vendita situato nei pressi del Sambodromo o online. Il costo varia in base al tipo di sfilata e al settore. I settori più richiesti e di conseguenza più cari sono quelli centrali, mentre i più economici sono i primi.
Durante il carnevale ci sono tre tipi di parate: Gruppi di Accesso, Gruppi Speciali e la Parata dei Campioni. Per assistere a quest’ultima, bisogna acquistare i biglietti con largo anticipo, perché si esauriscono molto rapidamente. Durante la parata, ogni scuola ha un tempo ben preciso per completare la sfilata e non può né sforare né terminare prima, perché influirebbe negativamente sull’esito della gara. Per la Parata dei Campioni il tempo di sfilata è di 85 minuti, durante il quale le scuole di samba si esibiscono, lungo tutto il sambodromo, con le loro bellissime coreografie, abiti scintillanti, carri coloratissimi e ritmi travolgenti. Le gradinate, in alcuni casi, si trasformano in piste da ballo dove scatenarsi a ritmo di samba. Se invece si preferisce un posto più tranquillo, si può sempre acquistare un biglietto per le platee più esclusive con posti numerati o tavoli riservati situate sotto le gradinate e più vicine alla sfilata.
Io ho trovato posto, per la parata dei Gruppi Speciali, sulla gradinata del secondo settore (all’inizio del Sambodromo), pagando il biglietto 15 R$, ma l’esperienza è stata comunque indimenticabile. In questo caso il tempo di esibizione, per ogni scuola, è di 50 minuti. La regina indiscussa del carnevale è la samba, che accompagna ogni scuola nella propria esibizione. Per tutto il tempo della sfilata la stessa musica viene riprodotta in loop.
Durante la parata dei Gruppi Speciali, iniziata alle ore 22:00 e terminata alle ore 4:00, si sono esibite sei scuole.
I BLOCCHI PER LE VIE DI RIO DE JANEIRO
Il vero divertimento, la vera follia del carnevale non avviene nel sambodromo, ma tra le vie di Rio. Durante tutto il periodo del carnevale, per tutto il giorno, ci sono sfilate nei vari quartieri della città chiamate “blocchi”. Appena ne finisce uno, ne inizia subito un altro durante i quali, succede veramente di tutto e quando dico tutto, intendo TUTTO. Il blocco è organizzato da una scuola di samba che guida la parata a ritmo di samba procedendo lentamente lungo le vie della città, accompagnati da centinaia o migliaia di persone. Alcune di esse sono mascherate, altre provano ad inventarsi un travestimento e qualcun altro è quasi completamente nudo. Restare immobili è praticamente impossibile. Si balla, si canta, ci si diverte. Si è circondati da persone provenienti da ogni angolo del mondo. C’è chi viene a Rio ogni anno solo per vivere il carnevale. Non può farne a meno. Per i brasiliani è sacro. Loro sono senza dubbio i più festaioli dell’intero continente e non solo. La città si colora, si diverte. La musica risuona da un quartiere all’altro. La metro si riempie di gente che si dirige verso la stessa direzione, il prossimo blocco. L’alcool scorre a fiumi. Durante il tragitto non è difficile trovare venditori ambulanti o negozi che vendono qualsiasi tipo di bibite alcoliche. Tutto questo potrebbe sembrare il paradiso per gli amanti del divertimento, ma tra la folla ci sono tantissimi borseggiatori pronti a ripulirvi senza che ve ne accorgiate. Il consiglio che posso darvi è quello di non portare con voi lo smartphone, in modo da godervi a pieno il divertimento senza dover controllare le tasche, oppure usare una cintura marsupio, in modo da tenere soldi e telefono al sicuro.
DOVE DORMIRE
I quartieri che sento di consigliarvi sono Botafogo, Jardim Botanico e Ipanema. Io ho soggiornato in entrambe le occasioni a Botafogo e mi sono sentito molto tranquillo, ma bisogna sempre prestare molta attenzione.
COME SPOSTARSI
A Rio de Janeiro ci si può spostare in bus, in metro, in taxi o con Uber. Per gli spostamenti lunghi o da/per l’aeroporto consiglio quest’ultimo per motivi di sicurezza e costo. Ho utilizzato diverse volte anche la metro e non ho mai avvertito nessuna sensazione di pericolo. Per una maggiore sicurezza delle donne, ci sono alcuni vagoni in cui possono accedere solo loro dalle ore 20:00 fino a chiusura. Questi vagoni sono riconoscibili grazie a delle strisce rosa disegnate sulla piattaforma di attesa. I giorni in cui ci sono parate al sambodromo, la metropolitana resta aperta per tutta la notte.
DOVE ACQUISTARE I BIGLIETTI DEL SAMBODROMO
I biglietti si possono acquistare presso la biglietteria posta all’esterno del Sambodromo. Ci sono diversi punti vendita e differenti file in base al settore che si decide di acquistare. Gli addetti alla sicurezza vi sapranno indicare dove mettervi in coda.
L’alternativa è comprarli online per evitare lunghe code o per evitare che si esauriscano i biglietti. Il costo varia in base al tipo di parata e settore scelto. Ci sono 3 tipi di parate: Quest’ultima è la più importante e prestigiosa.
QUANDO ANDARE AL SAMBODROMO
Se non si scelgono posti numerati, è consigliabile recarsi qualche ora prima dell’inizio della parata per scegliere il posto migliore sulla gradinata in modo da godersi al meglio lo spettacolo. In caso contrario, ci si può recare al Sambodromo anche solo pochi minuti prima che inizi la sfilata.
2 commenti
Ho finito ora il carnevale al sambódromo, con la mia compagna.
É stata Un esperienza a dir poco unica.
Vorrei solo dire che leggendo la tua storia, per un italiano che va a Rio per la prima volta e per la prima volta al carnevale, non rassicura per nulla, mi hai fatto venire molti dubbi, sia sul fatto di portarmi dietro il cellulare sia sulla sicurezza della zona.
Posso dire che é andato tutto al meglio, abbiamo fatto festa fino alle 5 del mattino al sambódromo vedendo tutte le scuole di samba vincitrici dall’ultima alla prima. Davvero fantastico.
Abbiamo poi tranquillamente preso un Uber e ci siamo diretti presso la casa presa in affitto su airbnb nel quartiere di Santa Teresa, che mi sento vivamente di consigliarvi, i prezzi sono contenuti e zona é molto tranquilla e artisticamente davvero bella. Leggendo la tua storia non mi hai trasmesso belle vibrazioni, sono in viaggio in Brasile da più di un mese e con la mia compagna ci stiamo muovendo da sud a nord.
San Paolo 2 giorni, Peruibe 3 settimane con 2 settimane di permanenza in aldeia con il popolo Guarani dove abbiamo fatto esperienza con le loro tradizioni, 4 giorni di busca di visione senza cibo e senza acqua, cerimonia di apertura con medicine ancestrali, ayahuasca, tabacco, rapè e kambo, ci siamo poi spostati a nord, 1 settimana a Santos, poi una settimana a São Sebastião, poi 1 settimana a Paraty e ora siamo a Rio, ci fermeremo 1 mese, abbiamo fatto il carnevale, fantastico, poi andremo la prossima settimana a fare cerimonia con gli yawanawa in aldeia akasha, poi il 15 prendiamo un bus per San Paolo faremo cerimonia di concentra presso la chiesa Santa Maria di Zyon secondo la tradizione del Santo Daime.
Che dire, solo belle cose qui in Brasile, basta sapersi muovere e chiedere protezione ai piani ancestrali, le entità spirituali superiori ci guidano e proteggono, ho ancora il mio telefono e vi sconsiglio di andare a Ipanema o altre zone vicino alle spiagge famose di rio, i prezzi sono alti e non mi fido ci sono troppi turisti, é normale che poi spariscono telefoni dalle tasche, si soggiorna bene e si spende poco anche senza andare negli ostelli che personalmente ho sempre evitato, scegliendo case in affitto con tutte le comodità e la privacy necessarie per fare una bella vacanza.
Sarebbe stato meglio se la tua storia non la leggevo prima di andare al carnevale perché mi ha solo fatto agitare, con questo vorrei tranquillizzare i futuri partecipanti e consiglio di prendere il biglietto online come abbiamo fatto noi senza seguire nessun bagarino che ti porta chissà dove in chissà quale via losca, l’ultima cosa da fare in Brasile quando si é turisti é seguire le persone che ti portano in posti strani. Bisogna fare attenzione si, ma forse più semplicemente bisogna essere capaci a muoversi nel mondo con un occhio di riguardo e senza cercare sempre di spendere il meno possibile anche perché per noi italiani il cambio é 5 a 1 quindi si spende poco anche se ci si tratta bene. Grazie per le bad vibes, e per i consigli che non seguirò mai, buone future vacanze!
Ciao Nicolò, sono contento che Rio, il Carnevale e il Brasile ti siano piaciuti e ti stiano piacendo, perché anche io ho amato questo meraviglioso Paese. Mi spiace che ti abbia trasmesso brutte sensazioni, ma ho semplicemente raccontano la mia esperienza. Se parlassi solo delle cose belle non sarei sincero. Purtroppo in viaggio succedono anche queste cose e di storie ne ho sentite diverse, ma non mi sono mai lasciato intimorire o scoraggiare, semplicemente cercavo di stare più attento.
Alcune volte non è solo “saper viaggiare”, ma ci vuole anche quel pizzico di fortuna che non guasta.
Detto questo vorrei chiarire alcuni punti:
1) Non ho preso il biglietto dal bagarino per risparmiare, ma la mia amica mi aveva raggiunto poche ore prima di entrare al Sambodromo e mi sarebbe dispiaciuto lasciarla sola in ostello.
2) Il furto del telefono non centra nulla con l’ostello. Tu non ci sei mai stato? Peccato perché sono un luogo meraviglioso dove incontrare altri viaggiatori e conoscere gente. Il telefono me l’hanno rubato durante uno dei tanti “blocchi” che fanno per le vie di Rio.
Detto questo, ti auguro di continuare a viaggiare per il mondo e che ti vada sempre tutto bene. Buone vacanze a te.