RACCONTO E PENSIERI DI VIAGGIO
È la mattina del 31 dicembre e mi trovo al terminal di bus di Punta del Este in attesa di partire verso il Brasile per festeggiare il mio primo capodanno al caldo. È la fine della mia avventura in Uruguay e la fine di un anno meraviglioso. D’ora in poi cambierà anche la lingua e ne dovrò imparare un’altra. Dopo 10 mesi di spagnolo, da oggi dovrò iniziare a imparare e parlare il portoghese.
Trovare un bus libero non è stato facile, ma fortunatamente viaggiando solo, diverse volte ho avuto la fortuna di trovare l’ultimo posto disponibile. Ecco uno dei vantaggi di essere soli.
La mia destinazione è BALNEARIO CAMBORIÙ città situata nello stato di Santa Catarina nel sud del Paese e località molto ambita durante il periodo estivo, dove accoglie circa 1 milione di persone. Spiagge, ristoranti, locali, divertimento e vita notturna, sapranno soddisfare i vostri desideri. Negli ultimi anni ha avuto un importante sviluppo edile diventando la sede degli otto, su dieci, grattacieli più alti del Paese. Anche dal punto di vista del divertimento riveste un ruolo importante, tanto da essere considerata la capitale brasiliana della musica elettronica. I party per la notte di capodanno sono innumerevoli e per tutti i gusti e le tasche. Qui, infatti, si recano molti vip e calciatori per celebrare il nuovo anno. Personalmente non avevo mai sentito nominare questa città fino a qualche giorno fa, ma eccomi qua.
Lo Stato di Santa Catarina in passato è stato un’importante colonia tedesca e questo ha fatto sì che la maggior parte della gente sia di carnagione chiara e bionda al contrario di ciò che si pensa, ovvero che i brasiliani siano quasi tutti mulatti o scuri di carnagione.
Giungo qui nel primo pomeriggio e mi sistemo in casa di un’amica venezuelana che vive e lavora qui da qualche anno, in attesa che ci raggiunga un’altra ragazza per festeggiare l’arrivo del nuovo anno in compagnia.
Il primo impatto della città non è dei migliori. Grattacieli, strade piene di auto, caos mi fanno sentire un po’ a disagio. Da un po’ di tempo, ormai, preferisco i piccoli paesi o villaggi dispersi nella natura dove è tutto vicino e raggiungibile a piedi. Fortunatamente passerò qui pochissimo tempo. La nota positiva è il lunghissimo lungomare che costeggia la spiaggia piena di gente. C’è chi si rilassa al sole, chi si gode un’ottima capirinha, il tipico cocktail brasiliano, chi si allena. Mi sembra di essere in una delle nostre spiagge ad agosto. Che strana, ma piacevole sensazione.
La città è in fermento per l’arrivo del nuovo anno e come da tradizione brasiliana, sono quasi tutti vestiti di bianco, o indossano almeno un indumento di questo colore, perché credono che aspettando il nuovo anno in bianco, riceveranno pace e purificazione spirituale. Questa antica tradizione è stata importata dagli schiavi provenienti dall’Africa e con il passare degli anni, si è ramificata nella cultura brasiliana. Da noi si usa l’intimo rosso e qui un indumento bianco.
La spiaggia è già piena di gente. Alcuni si sono sistemati sotto i gazebo allestendo delle piccole tavolate. Altri, invece, mangiano o bevono qualcosa fermandosi ai vari chioschi posti sul lungomare o ai vari venditori ambulanti dove noto una cosa che mi lascia senza parole. Quasi tutti accettano il pagamento con il POS. Da noi alcuni commercianti dichiarano di non averlo mentre in Brasile ce l’hanno anche i venditori ambulanti.
Non mi sembra vero. Non mi sembra il 31 dicembre. La serata è calda, umida e nell’aria si respira voglia di far festa e divertimento. Finalmente sto per realizzare un altro sogno. Uno di quelli che mi porto dentro da un pezzo. Capodanno al mare.
Mancano pochi minuti alla mezzanotte e ci riversiamo in spiaggia pronti ad assistere allo spettacolo pirotecnico, uno dei più importanti del Brasile e a brindare all’arrivo di un nuovo anno. Raggiungo l’oceano. Mi fermo. L’acqua mi accarezza le gambe. È calda. Per un attimo è come se fossi solo. Non sento più le urla della gente, il fragore delle innumerevoli lattine di birra che si aprono una dietro l’altra, il rumore delle onde che s’infrangono sulla spiaggia o dei ragazzi che si tuffano. La mia mente ripercorre quest’anno nella sua interezza, iniziato in casa di amici e con il countdown di una delle tante trasmissioni televisive, tra tristezza e voglia di partire e terminato con la realizzazione di un sogno. Nel mezzo ho vissuto il mio anno più bello. Il cambio vita, la partenza e l’inizio di questa meravigliosa avventura condita da esperienze uniche e inaspettate. Ho conosciuto tantissime persone tra viaggiatori o locali che mi hanno insegnato tanto. Ho incontrato anime ribelli, nomadi e sincere che mi hanno riempito il cuore. Ho incontrato qualcuno di speciale. Ho visitato luoghi che inseguivo da anni, primo su tutti Machu Picchu. Ho scalato due montagne superando i 6000 metri, festeggiato il mio compleanno in Amazzonia e tanto altro.
Ci siamo. Inizia in countdown. 10…9…8… …2…1 BUON ANNO!!!
Inizia lo spettacolo pirotecnico mentre in spiaggia la gente si scatena tra urla, abbracci e brindisi. Ho i piedi nell’oceano. Non sto facendo nulla di speciale, ma sono FELICE. Finalmente so cosa significa festeggiare il capodanno dall’altra parte del mondo in estate. Se non avessi stravolto la mia vita, non so quanto avrei dovuto ancora aspettare e non so cosa succederà quest’anno, ma già immagino il prossimo capodanno al caldo al mare in un altro continente. Ora però è giunto il momento di godermi questa notte speciale.
BOMBINHAS
Il primo gennaio lascio la grande città per spostarmi nella piccola e turistica BOMBINHAS, zona peninsulare situata 40 km a sud di Balneario Camboriù. L’aspetto è completamente diverso. Gli imponenti grattacieli lasciano spazio a piccole villette o case vacanze. Le spiagge non sono enormi distese di sabbia, ma piccole conche bagnate da acqua azzurra. Qui si contano cinque parchi e 39 differenti spiagge. Fanno parte di Bombinhas anche quattro piccole isole non distanti dalla costa. Le spiagge più famose sono Bombas, Bombinhas, Mariscal, Canto Grande, Morrinhos, Zimbros e Quatro Ilhas una conca circondata dal verde nella quale decido di fermarmi.
Questa località è molto ambita dai brasiliani che la raggiungono per godersi qualche giorno di vacanza lontani dalle città. È una delle zone balneari più ambite del Paese e conosciuta come la Capitale dell’Immersione Ecologica (Capital do Mergulho Ecológico).