I giorni avanzano, il tempo corre e io con lui. Dopo alcuni giorni trascorsi a El Chaltén mi rimetto in marcia verso la mia prossima destinazione, EL CALAFATE una città situata nella provincia di Santa Cruz sulle rive del Lago Argentino e famosa per essere il punto di partenza per raggiungere uno dei luoghi più famosi e visitati in Patagonia, ovvero il PERITO MORENO uno dei pochi ghiacciai al mondo che continua a crescere, il terzo bacino per grandezza d’acqua dolce al mondo e anche il terzo ghiacciaio più grande della Patagonia argentina. Si trova nel Parco Nacional de Los Glaciares di fronte la penisola Magallanes, bagnato dalle acque turchesi del lago Argentino.
Giungo qui verso l’ora di pranzo, dopo un viaggio non molto lungo e mi metto subito in cerca di una sistemazione. El Calafate è una vera e propria cittadina, molto più grande di El Chaltén e con molte più strutture e servizi.
In circa venti minuti di cammino dal terminal centrale dei bus, raggiungo l’Hostal el Ovejero un’ottima struttura ben organizzata e ben posizionata non lontana dal centro cittadino. Questo ostello, oltre ad avere camere condivise, ha anche l’area camping con piazzole delimitate e ognuna con un barbecue al suo interno. In argentina “l’asado” (grigliata di carne) come lo chiamano loro, è una vera e propria tradizione e sacralità e ogni volta che ho avuto a che fare con argentini, mi hanno sempre invitato e offerto di partecipare a un asado e a bere mate, una specie di infuso di erba di mate, una pianta tipica del sud America, servita in una piccola coppa e sorseggiata con una specie di cannuccia metallica chiamata bombilla.
Una volta sistemato, mi dirigo verso il centro cittadino, dove sulla via principale sono situati diversi ATM, bar, ristoranti, negozi di abbigliamento e souvenir, agenzie turiste e supermercati. Dopo tante piccole cittadine e natura, tornare nella “civiltà” suscita in me una strana sensazione. Da un lato sono contento, ma dall’altro mi sento quasi un pesce fuor d’acqua. Ormai sono quasi due mesi che sono in Patagonia e questa è la prima città così piena di turisti, che incontro. Dopo un breve giro ed aver comprato il necessario per preparare la cena, faccio ritorno in ostello, dove ho appuntamento con un ragazzo tedesco conosciuto a El Chaltén e con il quale ci scambiamo qualche consiglio di viaggio, itinerari futuri e ci diamo appuntamento a quando saremo entrambi in Europa. Il tutto sorseggiando una buona e fresca birra. Che belli questi momenti di condivisione.
Sono quasi alle porte dell’estate, ma una volta calato il sole, le temperature sono ancora abbastanza fredde, così dopo esserci salutati, mi sistemo all’interno dell’ostello ed inizio a preparare la cena, mentre conosco una ragazza trentina in viaggio da alcuni mesi tra Cile e Argentina. Il numero di persone che si conoscono quando si viaggia soli è inimmaginabile. Si parte soli, ma soli non lo si è quasi mai. Non smetterò mai di ripetere queste parole a tutti quelli che mi chiedono, “ma come fai da solo? Non ti annoi?” Ricordo i primi mesi di viaggio, quando mia madre mi chiedeva come stesse procedendo e come stessi vivendo la solitudine e la mia risposta era sempre la stessa: “Vorrei stare un po’ da solo, ma non ci riesco”. È proprio così, io amo star solo, avere i miei spazi e i miei silenzi, ma molte volte mi risulta impossibile perché in ostello, o durante un tour, c’è sempre qualcuno con cui parlare o che si avvicina. Alcune volte nasce una conversazione piacevole, altre meno, ma fa tutto parte del viaggio ed è una delle cose più belle che ci possa essere.
DESTINAZIONE PERITO MORENO
Da El Calafate ci sono diverse compagnie di bus dirette al Perito Moreno, alcune con due corse giornaliere ed altre con un’unica corsa. Gli orari sono più o meno gli stessi, ovvero il primo bus parte intorno alle 9:00 e rientra verso le 17:00, mentre l’altro parte verso 13:00 e fa rientro in città verso le 20:00. Tra El Calafate e il ghiacciaio ci sono circa due ore di strada.
Per chi, invece, vuole visitare il ghiacciaio con un tour, può recarsi in una delle tante agenzie presenti in città e avrà un trasporto privato.
Durante l’alta stagione i bus sono presi d’assalto e di conseguenza è consigliabile prenotare i biglietti almeno uno o due giorni prima direttamente alla biglietteria o online sul sito www.busbud.com
Oggi sono fortunato dal punto di vista meteorologico e direi anche finalmente, data tutta la sfortuna avuta fin qui e mi auguro che resti così per tutto il giorno.
Alle 11:00 eccomi finalmente al Perito Moreno, pronto ad acquistare il mio biglietto e godermi finalmente questo spettacolo della natura.
Il prezzo del biglietto classico è di 800,00 pesos argentino per il primo ingresso e 400,00 pesos per l’ingresso pomeridiano. La differenza di prezzo è data dal minor tempo trascorso nel parco.
Una volta giunti qui, ci sono diverse tipologie di tour che è possibile fare. Uno dei più comuni è quello in barca sul lago Argentino che dà la possibilità di vedere l’immensa parete di ghiaccio, alta 70 m, da una prospettiva molto interessante e più ravvicinata, rimanendo però sempre ad una distanza di sicurezza, rispetto alla passerella pedonale situata sulla costa di fronte al ghiacciaio. Un altro tour comune e più avvincente, è quello in Kayak. Anche qui si ha la possibilità di avventurarsi sul lago Argentino e ammirare la parete dal basso e magari ammirare da vicino qualche iceberg formatosi dal distaccamento di pezzi di ghiaccio dalla parete frontale del ghiacciaio. L’ultimo tour, forse quello più entusiasmante e adrenalinico è quello che dà la possibilità di camminare direttamente sull’immenso ghiacciaio e si conclude sorseggiando whisky con pezzi di ghiaccio prelevati direttamente dal Perito Moreno. Per chi non ha mai camminato su un ghiacciaio perenne, è assolutamente un’esperienza da provare almeno una volta nella vita. Questo tour, a differenza degli altri, va prenotato almeno con un giorno di anticipo.
Tra tutte queste opzioni, io scelgo di godermi il ghiacciaio osservandolo e fotografandolo dalla passerella e così una volta acquistato il biglietto d’ingresso, mi dirigo verso un’altra meraviglia della natura. All’inizio appare in lontananza, coperto da una fitta vegetazione, come un’enorme distesa di ghiaccio fiancheggiata da alte montagne, tra le quali sulla sinistra spicca il Cerro Perito Moreno.
Ogni passo che faccio, ogni parte del ghiacciaio che più si mostra a me, mi regala emozioni, fino a quando non riesco a vedere tutta la parente frontale dal primo affaccio panoramico e resto letteralmente senza parole. WOW! Che meraviglia. C’è tanta gente, eppure si fa fatica a sentire la voce di qualcuno. Tutti sono in silenzio ad ammirare questo spettacolo, l’ennesimo della natura. Il silenzio diventa ancora più evidente quando si sentono i rumori del ghiaccio che sta per rompersi e anticipano il distaccamento di un grande pezzo pronto a cadere nel lago, seguito da un rumore fortissimo. Questo fenomeno, dovuto all’avanzamento del ghiacciaio, cattura l’attenzione di tutti ed è una delle cose più belle a cui assistere.
Eccomi un’altra volta in un documentario.
Continuo a seguire uno dei cinque sentieri che si possono percorrere qui, all’interno del parco, per raggiungere la parte più bassa e vicina alla parete. Alterno momenti di puro godimento visivo a momenti fotografici, cercando d’intravedere un possibile punto di rottura e immortalare questo spettacolo. Alcune volte ci riesco, altre meno e sento solo un gran boato.
Il panorama circostante sembra una cartolina. Il bianco del ghiacciaio in contrasto con le scure montagne laterali dalle vette innevate e con il color turchese intenso del lago, regala scenari indimenticabili. Finalmente il tempo è con me.
Mi godo ogni secondo a mia disposizione cercando di ammirarlo da più punti, prima di ritornare al terminal di bus e ripartire per far ritorno a El Calafate.
Ogni luogo, ogni posto, ogni tappa di questa Patagonia non delude mai, anzi regala emozioni uniche. Non so quante volte l’ho detto, ma non è mai abbastanza, questa parte di mondo è veramente incredibile e ora che sono quasi alla fine di questa avventura, qui nel sud, ho capito perché è così ambita quando non la si conosce e crea dipendenza una volta vissuta. Chissà se mai ritornerò in queste terre lontane e remote, ma mi auguro proprio di sì.
INFORMAZIONI UTILI
El Calafate è piena di ostelli e camping alcuni anche molto vicini al terminal dei bus. Per raggiungere il Perito Moreno ci sono diverse compagnie di bus che offrono un servizio di andata e ritorno. Alcune compagnie partono due volte al giorno, mentre altre solo nel pomeriggio. Conviene prendere i biglietti con anticipo, soprattutto in alta stagione o provare in autostop. Stesso discorso per chi da qui si reca a El Chaltén o a Puerto Natales in Cile.
All’ingresso del parco c’è un bar ristorante con servizi igienici. Durante la visita al Perito Moreno non sarà possibile andare in bagno.
TOUR POSSIBILI
- Ingresso generale al parco con vista dalla passerella pedonale;
- Tour in barca sul lago Argentino;
- Tour in Kayak sul lago Argentino;
- Trekking sul Perito Moreno (da prenotare almeno un giorno prima).