Se si pensa alla Bolivia e ad un viaggio in questo paese, lo si fa quasi solo ed esclusivamente per il SALAR DE UYUNI ed è proprio qui che sono diretto da La Paz con un bus notturno.
Giungo alle prime luci dell’alba e la temperatura è vicina allo zero. Fa freddissimo e questa percezione è accentuata dal fatto che, solo 36 ore fa, ero al caldo in Amazzonia. Mi sistemo in un bar in attesa che apra l’agenzia per iniziare il tour di tre giorni.
Uyuni è una piccola cittadina situata a sud-ovest del paese nel dipartimento di Potosì ed è famosa per essere la porta di accesso alle saline più grandi e famose del mondo, appunto il SALAR DE UYUNI con i suoi 10.582 km².
Il deserto di sale si è formato grazie all’evaporazione di un lago salato situato tra i dipartimenti di Potosì e Oruro e si trova ad un’altitudine di 3650 m s.l.m. Una delle sue particolarità è di mostrarsi ai nostri occhi in due modi completamente differenti, ovvero nella stagione secca che va da maggio a novembre, si mostra come una infinita distesa di sale. È impossibili ammirarlo senza occhiali da sole perché il bianco intenso riflette i raggi solari ed acceca. Mentre durante la stagione delle piogge, da dicembre ad aprile, la sua superficie viene ricoperta da alcuni centimetri di acqua, creando un effetto specchio che regala immagini a dir poco meravigliose.
GIORNO 1
Alle 7:30 mi dirigo in agenzia, qui ad Uyuni ce ne sono tante e quasi tutte con lo stesso servizio e prezzo, per lasciare lo zaino e tutto ciò di cui non ho bisogno ed iniziare finalmente il tour con altre cinque persone. Montiamo sul 4×4 e partiamo.
Prima tappa è il CEMENTERIO DE LOS TRENES situato subito fuori la città di Uyuni. Questi vagoni abbandonati ed arrugginiti, oggi luogo turistico, un tempo trasportavano oro, argento, stagno ed altri minerali da Uyuni ad Antofagasta, fino a quando, circa cento anni fa, durante la guerra tra Cile e Bolivia per l’accesso al mare, andarono in disuso e non furono più rimessi in movimento.
Qui facciamo una piccola sosta per le foto di rito prima di ripartire ed entrare finalmente nel salar. Man mano che avanziamo il suolo diventa più bianco ed accecante ed è impossibile non indossare gli occhiali da sole. Tutto intorno a noi sembra infinito. Non avevo mai visto un paesaggio ed uno scenario del genere. Ora inizio a capire perché sia un luogo così unico e da vedere almeno una volta nella vita. Ti lascia letteralmente senza parole!
Per pranzo raggiungiamo e ci fermiamo in un hotel interamente di sale. Non fare foto qui è impossibile. Sembra tutto così surreale. Con il passare del tempo questo luogo è diventato sempre più turistico e conosciuto e molti viaggiatori hanno iniziato a lasciare qui la bandiera del proprio paese e/o città formando un bel contrasto di colori. Appena fuori l’hotel si trova anche una costruzione realizzata per la Parigi – Dakar, il rally automobilistico e motociclistico più famoso.
Il pomeriggio prosegue con la visita all’ISOLA DI INCAHUASI o conosciuta anche come isola del pesce, per via della sua forma che ricorda un pesce. L’accesso non è incluso nel tour ed ha un costo di 30 bolivianos, ma non è obbligatorio. Quest’isola è una formazione rocciosa sulla quale sono cresciuti con il tempo tantissimi cactus, alcuni davvero molto grandi. La sosta, qui, dura circa un’ora prima di rimetterci in marcia verso il nostro hotel di sale dove passeremo la notte, ma prima ci fermiamo per ammirare il tramonto nel salar.
Con il calar del sole, tutto si tinge di colori caldi, passando dal bianco al giallo/arancione e la temperatura, invece, inizia ad essere molto fredda.
L’hotel di sale è molto caratteristico ed accogliente e fortunatamente anche caldo, rispetto alle rigide temperature esterne, ma la doccia calda ha un costo extra di 10 bolivianos.
GIORNO 2
Proseguiamo il nostro tour lasciando la distesa di sale alle spalle ed ammirando il paesaggio circostante cambiare. L’infinità del bianco lascia spazio ad un paesaggio montano e desertico. La strada dissestata rende il viaggio molto avventuroso e movimentato, ma anche questo è il bello.
Durante la mattinata facciamo diverse soste per ammirare alcune lagune salate come la LAGUNA CAÑAPA, situata sull’Altopiano Boliviano, la LAGUNA CHIARKOTA, la LAGUNA HONDA situata vicino al confine con il Cile e per ultima la LAGUNA HEDIONDA situata a 4100 m s.l.m.
Quest’ultima laguna è spettacolare anche se ha un cattivo odore, infatti Hedionda significa puzzolente e quest’odore è dato dalla presenza di zolfo. È abitata da tantissimi fenicotteri e nelle sue acque si riflettono le vette andine che la circondano.
Non molto lontano dalle sue sponde, apparecchiamo il nostro tavolo e ci prepariamo per il pranzo. Mi trovo nella natura, circondato da un paesaggio meraviglio e con un’ottima compagnia. Chi dice che viaggiare soli significa essere soli?
Prossima tappa del nostro tour è la RISERVA NAZIONALE DI FAUNA ANDINA EDUARDO ABAROA, l’area protetta più visitata dell’intera Bolivia. L’ingresso, di 150 bolivianos, non è incluso nel tour, così sosta al punto di controllo per comprare il ticket e per chi volesse, apporre il timbro sul passaporto come ricordo.
Nella riserva sono presenti vulcani, lagune, acque termali, geyser ed ovviamente le montagne tra le quali le più alte del paese oltre a 80 specie di uccelli, tra cui diverse specie di fenicotteri, e più di 190 specie di piante ed alberi che si sono adattati al rigido clima della zona.
Durante il tragitto, non possiamo non fermarci per qualche foto, al ARBOL DE PIEDRA (albero di pietra), una formazione rocciosa che ricorda per l’appunto un albero.
L’ultima sosta è dedicata alla LAGUNA COLORADA o LAGUNA ROSSA per via del suo colore rossastro dovuto alla presenza di alcuni microorganismi ed alghe. Fa parte di un insieme di lagune salmastre chiamate LAGUNAS DE COLORES. Si trova ad un’altitudine di 4278 m s.l.m. molto vicina al confine cileno.
La laguna è abitata da tantissimi fenicotteri di James e da alcuni fenicotteri andini che vengono qui per riprodursi e noi abbiamo la possibilità di ammirarli e fotografarli.
Il vento gelido soffia forte e dopo un po’ la sosta diventa poco piacevole, così ci dirigiamo verso la nostra sistemazione notturna, non lontana dalla laguna. Qui abbiamo un’unica camerata e non c’è acqua calda per la doccia. Pazienza, vorrà dire che ci laveremo domani.
GIORNO 3
Oggi la giornata inizia molto presto. Alle 4:00 siamo già svegli, pronti per far colazione e ripatire. Prima sosta ai GEYSER SOL DE MAÑANA situati a quasi 5000 m s.l.m. per ammirare l’alba e poi via fino alla LAGUNA VERDE, facente parte, come la Laguna Colorada, de las Lagunas de Colores e chiamata così per via del suo colore verde smeraldo e situata ai piedi del vulcano Licancabur a 4300 m s.l.m.
In realtà, però, questa particolare tonalità di verde non è sempre ben visibile e questo dipende da vari fattori, tra i quali la presenza di alcuni minerali che si trovano all’interno della laguna e dai raggi solari. Ai nostri occhi, infatti, appare come una normale laguna. Peccato.
Fermarsi qui, a questo punto, non ha molto senso e così ripartiamo abbastanza presto verso le ACQUE TERMALI DE POLQUES, dove alcuni di noi decidono di bagnarsi, pagando un supplemento, riscaldarsi e rilassarsi un po’. Io, come ho già detto in altri articoli, non amo queste piscina di acqua calda e così mi dedico a fare qualche foto in giro.
Il tour in pratica finisce qui, perché lasciate le acque termali, facciamo ritorno ad Uyuni dopo sette ore di auto, compresa la pausa pranzo.
Un altro meraviglioso luogo che sognavo da anni, non mi ha deluso, anzi è stato uno dei luoghi più assurdi e particolari che abbia mai visto. Il mondo e la natura, disegnano luoghi, paesaggi, panorami che ci lasciano a bocca aperta, ci fanno sognare, emozionare, piangere ed innamorare.
COME ORGANIZZARSI
Per il tour di tre giorni nel Salar de Uyuni mi sono affidato ad un’agenzia locale. La città è piena di agenzie che offrono lo stesso tour a più o meno lo stesso prezzo. Ogni 4×4 può contenere 6 persone più il conduttore. Volendo si potrebbe anche noleggiare un’auto ed essere più indipendenti, ma in realtà è una cosa che vi sconsiglio, perché potreste perdervi nella distesa di sale o finire in una depressione nel suolo nascosta dall’acqua. È possibile effettuare questo tour, ma di 4 giorni, partendo da Tupiza o anche da Atacama in Cile però con un tour di 5 giorni. Ovviamente cambiando durata e luogo di partenza, cambia anche il prezzo.
COSTO
Con l’agenzia: Tour con trasporto, due pernotti, tre pranzi e due cene 650 bolivianos
Isola Incahuasi (facoltativa): 30 bolivianos
Acque termali (facoltative): 6 bolivianos
R.N. Eduardo Abaroa: 150 bolivianos
DURATA DEL TOUR
Tre giorni (Andata e ritorno ad Uyuni)
COSA PORTARE
- Acqua
- Snack
- Protettore solare (siamo in altura ed il sole è forte)
- Giacca a vento
- Abbigliamento molto caldo, t-shirt e shorts
- Scarpe da trekking
- Cappello
- Occhiali da sole
- Burro cacao
- Infradito o sandali
INFO UTILI
Prima di raggiungere Uyuni per il tour, sarebbe consigliabile qualche giorno di acclimatamento all’altitudine, dato che qui siamo sopra i 3000 m e si superano i 4500 m durante i tre giorni. Per evitare il mal d’altura, è consigliabile bere molta acqua in modo da ossigenare il sangue.
QUANDO ANDARE
Il Salar de Uyuni è visitabile tutto l’anno ammirandolo interamente bianco nella stagione secca che va da maggio a novembre e come un grande specchio d’acqua nella stagione delle piogge da dicembre ad aprile. Durante la stagione delle piogge, però, alcuni tratti potrebbero essere chiusi o impraticabili.