Quando ho iniziato a realizzare che non sarei rientrato in Italia per il mio compleanno, ho iniziato a pensare dove avrei potuto trascorrerlo. Il primo compleanno fuori, il primo “solo”, il primo in un altro continente. Ho subito escluso luoghi festaioli, perché non è il mood che a me interessa, ma ho cercato qualcosa di unico, qualcosa che non avessimo in Italia e così la scelta è ricaduta sull’Amazzonia. Perché non un bel compleanno INTO THE WILD!
L’idea mi è subito piaciuta ed è anche la giusta location, calda e tranquilla, dopo il freddo e lo sforzo della scalata sul Huayna Potosì.
La località scelta è a nord del Paese, ovvero RURRENABAQUE dalla quale inizierò il tour nella Pampa de SANTA ROSA DE YUCUMA.
Per raggiungerla prendo un bus fatiscente da una stazione secondaria di La Paz, situata a nord della città. La partenza prevista per le 14:00, ha un ritardo di un’ora. Ok, aspetto. Ormai mi sono abituato ai ritmi sud americani, agli imprevisti, a saper aspettare.
Il viaggio su questo scomodissimo e sporco bus, sarà lungo circa diciotto ore, attraverso una strada che fiancheggia una montagna e che negli anni passati ha causato diversi molti. Dormirò per non pensarci.
Verso le 20:00 ci fermiamo per cena a Caranavi, un piccolissimo paese assolutamente non turistico e per questo con il suo fascino. Mi ricorda l’ambientazione di un film. Cena a base di carne e si riparte.
Alle 4:30 finalmente giungo a destinazione e si sente già il caldo e la differenza di temperatura con la fredda La Paz. Ad accogliermi c’è un incaricato di MASHAQUIPE ECO TOURS l’agenzia che ha organizzato il mio tour nella pampa e che ha detta di molti abitanti di Rurrenabaque, è la migliore della città.
Mi accompagna in ostello e mi dà appuntamento in agenzia in mattinata per definire il programma dei tre giorni e per conoscere la mia guida, Lucio, un uomo sulla cinquantina d’anni dalla faccia simpatica.
Dopo aver sbrigato tutto, vago tra le vie di questa piccola città, tra i suoi mercati e lungo il fiume. Non ha nulla di eccezionale, ma mi piace la sua tranquillità, il calore della gente, la temperatura ed i ritmi blandi. Dopo più di due settimane nella capitale e la fatica ed il freddo in montagna, era proprio quello di cui avevo bisogno.
Il pomeriggio lo dedico interamente a me, in piscina in ostello tra sole, musica e relax godendomi il mio ultimo giorno da trentaduenne.
GIORNO 1
Alle 8:00 mi passano a prendere dall’ostello, dove lascio tutto ciò che non serve perché tanto tornerò qui a fine tour, portando solo lo stretto necessario. Durante il percorso in auto, che dura circa tre ore, parlo molto con Lucio su ciò che faremo questi giorni, su quali animali potrei vedere, se avrò fortuna, sulla sua vita, sul mio viaggio e tante altre cose, oltre ad alcune piccole soste per fotografare alcuni animali incrociati lungo la nostra strada, come un bradipo, diverse specie di uccelli, tra le quali il jabirù una specie appartenente alla famiglia dei Ciconidi e molto elegante, ed alcuni capibara, il roditore più grande del mondo.
Giunti a Santa Rosa de Yucuma, saliamo sulla nostra barca per dirigerci verso il MASHAQUIPE LODGE. Purtroppo qui, a differenza dell’avventura nell’Amazzonia peruviana, la sistemazione è molto più turista e confortevole e non selvaggia come in quella occasione, ma va bene ugualmente.
Durante la navigazione, inizio ad avvistare i primi animali. È pieno di caimani di cui alcuni abbastanza grandi, tartarughe, capibara ed uccelli. Giunto al lodge mi sistemo, pranzo e mi organizzo con Lucio per il pomeriggio. Sugli alberi è pieno di scimmie urlatrici, che saltano da un ramo all’altro emettendo il loro tipico verso.
Sono contento. Oggi è il mio compleanno e sono esattamente dove vorrei essere. Nella natura, tra gli animali e l’avventura. Fino a qualche mese fa non l’avrei mai detto, ma questo è il bello della vita, le sorprese ed il fatto di non avere programmi a lungo termine, mi fa sentire libero.
Alle 14:00 eccomi di nuovo in barca cercando tra una sponda e l’altra del fiume di avvistare quanti più animali possibili, anche se oltre a tartarughe, caimani e capibara, si vede ben poco. Il mio sogno è sempre l’anaconda e spero di avere fortuna.
Dopo un’ora attracchiamo ed iniziamo una passeggiata, avendo un altro punto di vista nella bassa vegetazione. Da qui si vedono pochissimi animali, se non i soliti caimani mezzi nascosti tra fango ed acqua. Mentre camminiamo, Lucio mi racconta la leggenda del jabirù, minacciato per anni semplicemente perché si credeva, ed in alcuni casi si crede ancora, che l’osso della sua ala destra serva a far nascere l’amore tra un uomo ed una donna. L’uomo deve cacciare l’uccello, e deve usare l’osso dell’ala destra per guardare la donna che vuole s’innamori di lui. Ovviamente è una credenza popolare che ha portato più morti di jabirù, che nuove coppie.
Il tempo cambia rapidamente. Dei grossi nuvoloni neri oscurano il cielo ed inizia a diluviare. Non potrò godermi il tramonto che tanto avevo sperato. Pazienza, cammino sotto la pioggia battente per ritornare alla barca e da lì al lodge, dove mi preparo per la cena ed un’inaspettata torta di compleanno.
La serata si conclude fumando un bel sigaro vicino al fiume, ma a distanza di sicurezza dai caimani ed ammirando le stelle. Buon trentatreesimo compleanno a me e buonanotte.
GIORNO 2
Mi sveglio alle 4:00 perché saremmo dovuti uscire molto presto per andare a vedere l’alba nella pampa ed iniziare una nuova giornata in maniera diversa, ma sta diluviando. Tuoni e fulmini non danno tregua e così cambiamo il nostro programma.
Alle 9:00, nonostante la pioggia, decidiamo comunque di avventurarci. Indosso stivali in gomma e poncho e via in barca. Purtroppo con questo tempo non riesco a godermi al meglio il paesaggio, non posso fare foto e tutto sembra più spento. Fortunatamente dopo circa un’ora smette di piovere e Lucio mi accompagna ad un grande albero dove è possibile arrampicarsi per qualche bella foto. Mentre ci dirigiamo verso quest’albero, vedo alcune scimmie gialle. Sono bellissime. Si avvicinano camminando sui rami che finiscono quasi vicino la barca. Non sapevo dell’esistenza di questa specie di scimmie dal pelo giallo. Che bella scoperta e sorpresa.
Il pomeriggio lo dedichiamo alla pesca dei piranha. Ho già provato, con un’ottima riuscita, in Perù, ma qui la tecnica è diversa ed a mio avviso è più complicato ed infatti dopo un bel po’ di tempo, il bottino non è proprio soddisfacente, ma almeno qualcosina per la cena sono riuscito a prenderla.
Per il tramonto ritorniamo a Santa Rosa e da qui ci dirigiamo alla LAGUNA BRAVA, chiamata così perché ci sono sempre onde. In spagnolo la parola “brava” significa arrabbiata e quindi spiegato il nome. In questa laguna ci sono molti delfini, che però non riesco a vedere. A LucioRu piace molto questo posto ed è sempre felice quando ritorna.
Io mi godo il tramonto ed il sole nascondersi oltre la laguna.
GIORNO 3
In quest’ultimo giorno non ho ancora perso la speranza di vedere un anaconda, anche se è veramente difficile. Ci addentriamo un po’ di più, ma niente anaconda. Non vuole proprio farsi vedere, ma in cambio ecco qualcosa che salta dall’acqua. Sono i delfini. Bellissimi compre sempre. Lucio ferma la barca e ce li godiamo. Entrano ed escono dall’acqua per prendere aria. La nostra sosta dura un’ora, prima di rientrare al lodge, prendere tutto e ripartire verso Rurrenabaque.
È finita anche questa avventura. Il mio compleanno in Amazzonia, uno di quei compleanni che sarà impossibile dimenticare.
COME ORGANIZZARSI
Io mi sono affidato all’agenzia MASHAQUIPE ECO TOURS che come scritto sopra, per molti è la migliore a Rurrenabaque. Qui è possibile fare tour nella pampa, nella selva o misti. Io ho scelto solo pampa perché ho pochi giorni a disposizione, in questo periodo dell’anno è più facile avvistare animali qui che nella selva ed ero già stato nella selva in Perù ed Ecuador.
COSTO
Per un tour personalizzato, ho pagato 180 $ (Nel pacchetto era inclusa la guida, vitto ed alloggio).
DURATA
Io ho scelto un tour di tre giorni, il minimo, ma ci sono tour di più giorni. I più comuni sono:
- Tre giorni solo pampa;
- Tre giorni solo selva;
- Cinque giorni di cui due in pampa e tre in selva;
COSA PORTARE
- Repellente
- Protettore solare
- Cappello
- Occhiali da sole
- Impermeabile
- Macchina fotografica
- Torcia frontale
QUANDO ANDARE
In Amazzonia si può andare tutto l’anno, ma è consigliabile la stagione secca che va da giugno a settembre, anche se con i cambiamenti climatici sta cambiando un po’ tutto.