In molti mi avete scritto per chiedermi quale fosse stato il mio itinerario in Perù, pertanto ho deciso di scriverlo in maniera dettagliata in modo tale che possa esservi di aiuto nell’organizzare il vostro viaggio.
Inseguito per anni, finalmente sono riuscito a visitare questo MERAVIGLIOSO Paese chiamato PERÙ.
Ho trascorso sessantacinque giorni pieni di emozioni, avventura e divertimento. Ho rincontrato vecchi amici e ne ho conosciuti di nuovi.
Ho scoperto posti di cui non sapevo neanche l’esistenza e visitato luoghi che sognavo da sempre. Ho anche avuto la fortuna di trovarmi nella stagione giusta per goderlo al massimo.
IL MIO ITINERARIO
La mia avventura in questo terzo Paese è iniziata a Mancora, città situata a nord del Perù e nella quale sono giunto dopo aver lasciato Cuenca, la mia ultima tappa ecuadoregna. Sono arrivato in questa località di mare per rilassarmi qualche giorno, abbronzarmi e poi ripartire verso nuove avventure. A causa di qualche piccolo problemino fisico, mi sono fermato più del previsto, ma ne ho approfittato per rincontrare vecchi amici che mi avevano ospitato a Quito.
Dalla costa nord mi sono diretto in Amazzonia, uno dei miei tanti sogni.
Ci sono voluti due autobus, due collettivi e trenta ore di viaggio per arrivare a Yurimaguas. In realtà la mia destinazione sarebbe dovuta essere Iquitos, città famosissima e molto turistica e di conseguenza cara, ma fortunatamente durante la mia permanenza a Mancora, ho conosciuto in ostello un ragazzo turco che mi ha parlato e consigliato di saltare Iquitos e fermarmi a Lagunas, località poco conosciuta e di conseguenza meno turistica e più autentica.
Il mio istinto mi ha suggerito di ascoltare il consiglio del ragazzo e quindi via in direzione Yurimaguas, da dove mi sono imbarcato per raggiungere Lagunas e vivere una delle esperienze più fighe della mia vita, ovvero cinque giorni di tour in Amazzonia accompagnato solo dalla mia guida.
Ci spostavamo a bordo di una canoa senza motore e questo mi dava la possibilità di udire i suoni della natura e non spaventare gli animali. Ad accompagnare la nostra navigazione era il rumore della pagaia che colpiva la superficie del fiume, il sibilo del vento, il rumore delle foglie e i versi degli animali, oltre al ronzio delle zanzare. Ho pescato e mangiato piranha e pesce gatto, mi sono lavato nel fiume e ho visto tantissimi animali, tra i quali un anaconda bella grossa. Certe emozioni non le dimenticherò mai.
Tornato alla civiltà mi sono recato a Chachapoyas, città situata alle porte della selva. Qui breve sosta per scoprire Kuelap, considerata la Machu Picchu del nord e la Cascata Gotca, la più alta del Perù.
Dopo la costa e l’Amazzonia sono ritornato tra le Ande e precisamente a Huaraz, situata nel cuore della Cordillera Blanca.
La città mi è subito piaciuta, perché rispecchia esattamente la mia idea di Sud America. Il suo mercato, la gente, i venditori ambulanti, la sua tipicità mi facevano sentire bene.
Qui ho incontrato tanti viaggiatori, soprattutto amanti della montagna, dei trekking e delle scalate. È stato bello raccontarci le nostre esperienze, i nostri viaggi e condividere i nostri progetti futuri.
Dopo essermi acclimatato un po’, ho iniziato a esplorare alcuni dei meravigliosi luoghi che ci sono nei pressi di Huaraz. La prima tappa è stata il trekking di Santa Cruz dalla durata di quattro giorni e che mi ha regalato panorami da togliere il fiato. A seguire le due lagune più famose della cordillera, la Laguna Paron e la Laguna 69.
La tappa successiva è stata la capitale, Lima. Non sono un’amante delle città, ma questa mi ha deluso particolarmente e quindi dopo qualche giorno trascorso qui per sbrigare alcune commissioni, via ancora più a sud e precisamente a Ica.
In circa un mese di viaggio sono stato al mare, in Amazzonia, in montagna in città e ora nel deserto. Questo Paese ha veramente tutto.
Ica è stato il punto di appoggio per visitare l’oasi nel deserto di Huacachina. Non sapevo dell’esistenza di quest’oasi fino a quando non sono giunto alla dogana, tra Ecuador e Perù, e ho visto un manifesto con una foto ritraente l’oasi.
Il viaggio è continuato in direzione di uno dei luoghi che mi ha un po’ deluso, forse perché mi ero fatto troppe aspettative e cioè Nazca.
L’ho sognato, desiderato, immaginato e finalmente l’ho conquistato. Sto parlando del mio più grande sogno di viaggio, Machu Picchu.
Cusco, è stata la capitale dell’Impero Inca e oggi è il luogo di partenza dei vari tour per raggiungere i vari siti turistici e interessanti, come appunto Machu Picchu, Vinicunca la montagna dei sette colori e la Valle Sacra.
Dopo circa due settimane ho lasciato Cusco per raggiungere la città bianca, ovvero, Arequipa.
Questo interessante comune peruviano è il punto di partenza per raggiungere il Canyon Del Colca un luogo pieno di fascino e posto ideale per riuscire ad ammirare, da non molta distanza, i condor, gli uccelli simboli delle Ande.
L’ultima tappa è stata il Lago Titicaca, il lago navigabile più alto del mondo con i suoi 3812 m s.l.m. Non si trova nell’estremo sud del paese, ma a confine con la Bolivia ed è proprio lì che il mio viaggio continuerà.
Queste sono state le mie tappe in Perù, un paese che non immaginavo fosse così bello, non solo dal punto di vista naturalistico, ma anche dal punto di vista storico e culinario.
Viaggiare non serve a mettere bandierine sui luoghi visitati, ma serve a farci crescere, migliorare, imparare, aprire la mente.
Visitare il Perù mi ha fatto conoscere meglio la grandezza del popolo Inca, la sacralità della Pachamama e dei vari elementi che la compongono.
Ho assaggiato piatti prelibati, perché al contrario di quello che si possa pensare, qui si mangia molto bene ed una cosa che vi consiglio assolutamente di provare è l’avocado, che a mio avviso, è tra i più buoni mai assaggiati in giro per il mondo.
Un altro piatto tipico e super consigliato è il cheviche, un piatto a base di pesce marinato veramente ottimo.
Un altro prodotto tipico è la patata e se ne possono trovare più di 3000 specie.
Il costo della vita è molto basso, soprattutto se si viaggia da veri backpacker. Un pranzo tipico non supera i 3,00 € e dormire in ostello costa la media di 7/8 € a notte.
COME SPOSTARSI
Per spostarsi ci sono tantissimi autobus con varie fasce di prezzo. La compagnia migliore e di conseguenza più cara, è la Cruz del Sur.
Sul sito di redBus potete comparare le varie compagnie di bus. Inserendo la tratta desiderata e la data, vi mostrerà le varie compagnie disponibili con relativi orari e prezzi.
Questo è un sistema molto utile per organizzare i vostri spostamenti, ma non affidabile al 100%. Potrebbe capitare che alcune compagnie non appaiano nella ricerca, pertanto dovreste recarvi personalmente al terminal dei bus.
In Perù, come in altri paesi del sud America (Colombia, Ecuador, Bolivia e Paraguay) è possibile trattare sul prezzo del biglietto.
INFORMAZIONI GENERALI SUL PERÙ
- La lingua ufficiale è lo spagnolo, ma ci sono tantissime altre lingue parlate a seconda della zona come Quechua e Aymara.
- La moneta locale è il sol peruviano (Cambio agosto 2019 1,00 € = 3,8 soles);
- Potete prelevare direttamente dagli ATM e vi consiglio di farlo dal Banco de la Nacion (ha un’insegna rossa e bianca). È la banca nazionale e prelevare qui non ha nessun costo di commissione;
- La presa di corrente è la seguente e un adattatore universale va bene, ma molte strutture hanno anche la presa italiana;
- Ci sono sei ore di differenza con l’Italia (sette quando è in vigore l’ora legale);
- Usate un potente repellente se vi recate in Amazzonia;
- Molti luoghi si trovano sopra i 3000 metri e quindi la soluzione migliore è acclimatarsi gradualmente e magari masticare foglie di coca;
- Non portate farmaci per il mal d’altura dall’Italia, ma comprateli direttamente in loco. Costano meno e sono più efficaci.
- La stagione migliore per visitare il Perù è la stagione secca che va da aprile ad agosto;
- Il Perù è un paese tranquillo, ma state sempre attenti, soprattutto nei mercati o nelle ore serali.
Se hai trovato questa guida, sul mio itinerario in Perù, utile e interessante, lascia un commento e condividila. Enjoy your adventure!
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