Ancora non ci credo. Dopo un lungo viaggio, attese interminabili alla frontiera, ecco finalmente sul passaporto, uno dei timbri più attesi negli ultimi anni, quello del Perù.
Negli ultimi tre anni ho provato ad organizzare un viaggio in questo paese, ma per vari motivi non ci sono mai riuscito ed oggi, 27 giugno 2018, sono contentissimo di esserci arrivato per la prima volta in modo da potermelo godere a pieno e senza fretta. Ormai ho deciso, il mio viaggio durerà più dei sei mesi che avevo preventivato prima di partire.
Prima tappa, ovviamente MANCORA, località balneare situata sulla costa nord. In Perù è inverno, ma qui le temperature si mantengono calde tutto l’anno, così perché non approfittarne prima di andare al freddo?
Mi sistemo in un ostello a pochissimi metri dalla spiaggia, un po’ lontano dal centro e dalla movida, ma a me interessa solo il mare, il sole, ed il tramonto.
I primi giorni li passo in spiaggia, rilassandomi un po’ e conoscendo qualche altro viaggiatore, tra i quali un ragazzo turco, che non smetterò mai di ringraziare, per avermi indicato una località in Amazzonia dove ho vissuto una delle esperienze più belle dell’intero viaggio.
Mancora offre diverse opportunità per tutti i gusti, come ad esempio c’è la possibilità di fare surf, vita notturna, rilassarsi in spiaggia, deliziarsi il palato con la buonissima cucina peruviana in alcuni ristoranti molto carini o partire per alcuni tour. Uno che cattura la mia attenzione, è senza dubbio quello che porta a EL ÑURO, dove è possibile nuotare con le tartarughe giganti. M’informo presso alcune agenzie turistiche ed in realtà il tour mi sembra abbastanza costoso, così decido di andarci solo, armandomi di pazienza.
Per arrivarci, mi sono diretto sulla via principale di Mancora, l’unica dove sono presenti negozi, ristoranti, bancomat, agenzie di viaggio e di bus e, da qui, ho preso un collettivo (piccoli bus o in questo caso auto, che partono non appena sono pieni) verso Los Organos, al costo di 3 soles (la moneta peruviana) ed una volta giunto qui, un altro collettivo, sempre al costo di 3 soles, verso El Ñuro. Ho dovuto attendere un po’, affinché si riempissero i due collettivi, ma ho risparmiato tantissimo.
Le tartarughe giganti, si trovano vicino al piccolo molo ed infatti resto un po’ deluso. Mi aspettavo una bella spiaggia, quasi tropicale, dove poter nuotare con questo meraviglioso animale simbolo per eccellenza del viaggio, ma niente di tutto questo. L’ingresso sul pontile, da dove è possibile vederle, costa 5 soles ed altri 5 soles per chi volesse bagnarsi. Ovviamente ci sono diverse bancarelle dove è possibile comprare o noleggiare maschera e boccaglio (5 soles il costo del noleggio).
Il mare non è eccezionale, ma non ho mai nuotato con delle tartarughe così grandi e quindi non ho un secondo di esitazione.
C’è ne sono tantissime, alcune sono veramente molto grandi e superano il metro di altezza. Che figata. Mentre nuoto, alcune mi urtano, altre si avvicinano incuriosite ed io ne approfitto per fare qualche foto e video.
Una volta soddisfatto, torno a Mancora, sempre con i due collettivi.
Mi sarei dovuto fermare qui circa cinque giorni, ma per un piccolo problema di salute, ho prolungato questa permanenza per ben due settimane. La cosa positiva è stata che fossi al mare e che ho rincontrato la coppia che mi ha ospitato, tramite Couchsurfing, a Quito per due settimane e durante il quale si è instaurato un bel rapporto di amicizia.
Questa nuova avventura, nel terzo paese del mio viaggio per il sud America, è iniziata con qualche intoppo, ma non mi sono mai scoraggiato o perso d’animo ed anzi, non vedo l’ora di scoprirlo.